Governo del territorio, l’Inu presenta la sua proposta di legge nazionale
Incentivi alla rigenerazione urbana, nuovi standard e elementi per definire i Lep. Il presidente Talia: legge del 1942 ormai inadatta e desueta
Incentivi fiscali alla rigenerazione urbana e territoriale; rivisitazione degli standard urbanistici (per favorire inclusione e qualità ambientale); elementi per definire i Lep nel governo del territorio; piano urbanistico basato sul principio di coerenza, e non più su quello di conformità; ricorso alla copianificazione fra Enti territoriali come metodo. Sono alcuni dei principi contenuti nella proposta di “Legge di principi fondamentali e norme generali per il governo del territorio e la pianificazione” che sarà presentata in Senato martedì prossimo. Il testo rappresenta la proposta dell’Inu per superare la legge urbanistica del 1942, ed è stato messo a punto al termine di un lavoro durato due anni. «È una proposta di legge per la materia concorrente del governo del territorio - spiega l’Inu - che superi il vuoto di principi fondamentali e la troppo datata normativa attuale, per dare al Paese un quadro di riferimento finalmente in sintonia con le sfide della nostra epoca».
Il confronto, che si svolgerà nella sala Nassirya a partire dalle 17:00 (anche in streaming), sarà condotto dalla vicepresidente dell’Inu Anna Rossomando e vedrà la partecipazione di vari parlamentari di maggioranza e di opposizione (Alessandro Manuel Benvenuto, Andrea De Priamo, Aurora Floridia, Silvia Fregolent, Antonino Iaria, Nicola Irto, Erica Mazzetti, Daniela Ruffino). La proposta sarà illustrata dal presidente dell’Inu Michele Talia, dal coordinatore del gruppo di lavoro Carlo Alberto Barbieri con il giurista Emanuele Boscolo, dalla vicepresidente Carolina Giaimo e, infine, dal direttore della rivista Urbanistica Paolo Galuzzi. È previsto inoltre l’intervento del deputato Roberto Morassut firmatario di una proposta di legge di governo del territorio.
Il lavoro svolto dall’Inu è iniziato dal XXXI Congresso, nel novembre del 2022. Il lavoro che ha portato alla stesura del testo è stato «ampio e partecipato» . Per il presidente dell’Inu Michele Talia «si tratta di un’opportunità che il nostro Paese avrebbe bisogno di raccogliere, per fare fronte a nuove sfide e necessità come la transizione ecologica, la rigenerazione urbana, l’adattamento ai cambiamenti climatici, la prevenzione del rischio idrogeologico, il progressivo azzeramento del consumo di suolo». «È evidente che la legge nazionale di riferimento attualmente in vigore, che risale al 1942, è ormai del tutto inadatta e desueta per sostenere amministratori, decisori, professionisti in un percorso di cambiamento e sostenibilità che, anche nell’ambito del governo del territorio, va attuato con la necessaria efficacia, e che alcune Regioni stanno già intraprendendo attraverso l’approvazione di provvedimenti coraggiosi e innovativi. È tempo che il quadro nazionale si metta al passo».
Il testo della proposta di legge