Appalti

Pavimental, sindacati all'attacco: «Il governo sblocchi l'in house e Aspi rilanci l'azienda»

di Alessandro Arona

Fa un salto di qualità il braccio di ferro a tre sindacati-Mit- Aspi sullo stop agli affidamenti diretti delle manutenzioni a Pavimental e il futuro della società di costruzione controllata da Autostrade per l'Italia.
FenealUil, Filca Cisl e Fillea Cgil, insieme al coordinamento nazionale dei lavoratori di Pavimental, hanno proclamato venerdì 22 lo «stato di agitazione permanente fino a quando Pavimental Spa non ritirerà la procedura di mobilità con cui ha annunciato 209 licenziamenti». I dipendenti di Pavimental addetti alla manutenzione (277 su 877 complessivi) sono in cassa integrazione straordinaria dal maggio scorso (si veda il servizio), fino al giugno prossimo, con crisi aziendale dovuta alla scadenza del contratto pluriennale con Aspi per la manutenzione, a fine 2017, al quale non è mai più seguita un'autorizzazione del Ministero delle Infrastrutture ad affidare nuove quote di lavori "in house" (ammesse al 40% dei lavori in base art. 177 del Codice).
Da mesi il Mit nega autorizzazioni anche parziali e provvisorie ad Autostrade, situazione che ha dunque costretto Pavimental ad annunciare la mobilità per 209 dipendenti su 277 addetti alla manutenzione, in vista della fine della Cigs nel giugno prossimo.

I sindacati sollecitano il Ministero delle Infrastrutture e il governo a sbloccare la situazione, ad autorizzare cioè il 40% di legge di affidamenti alle controllate da parte delle concessionarie autostradali. Ma criticano anche un presunto atteggiamemto remissivo da parte di Autostrade sul futuro di Pavimental: chiedono cioè un piano industriale che possa dare un futuro di mercato alla società, in modo da svincolarsi dalle autorizzazioni del Mit sugli affidamenti diretti da Aspi.

IL NODO GIURIDICO E LO STALLO ATTUALE
L'in house autostradale per manutenzioni e lavori è al 40% già con il vecchio Codice appalti, dal 2006. Una circolare del Mit stabiliva che il calcolo andasse fatto su base quinquennale, al ritmo dei periodi regolatori quinquennali della società controllante, e andasse fatto sui lavori eseguiti.
L'articolo 177 del nuovo Codice Dlgs 50/2016 ha stabilito invece che il calcolo va fatto su base annuale, demandando però i dettagli applicativi a Linee guida Anac. Le Linee Guida Anac numero 11 sono state approvate definitivamente solo il 4 luglio scorso.

Nel frattempo però, a fine 2017 è scaduto il quinquennio regolatorio di Aspi e anche il contratto Aspi-Pavimental per la manutenzione. Nelle more delle Linee guida, il Ministero (con Delrio Ministro) negò a inizio 2018 il rinnovo del contratto a Pavimental e ogni altro affidamento anche provvisorio di lavori in via diretta. Di conseguenza Pavimental e sindacati hanno firmato nel maggio scorso la Cigs per 277 dipendenti (si veda il servizio).

Dopo l'approvazione delle Linee guida n. 11, che prevedono il calcolo annuale sugli appalti "affidati" (e non più sull'eseguito, come nella vecchia cirolare Mit), a fine luglio Aspi ha inviato al Mit una proposta di autorizzazione per un contratto annuale di manutenzione a Pavimental, per un valore di 100 milioni di euro. Questo il ragionamento di Autostrade: il calcolo dell'qffidato potremo farlo a consuntivo alla fine di ogni anno, ma visto che Aspi nel frattempo ha mandato in gara circa un miliardo di euro di manutenzioni con accordi quadro triennali, possiamo ritenere cautelativamente che 100 milioni di euro a Pavimental sia ampiamente entro il tetto del 40% di in house di legge.

La proposta è stata respinta dal Mit a inizio agosto (prima del crollo del ponte, dunque), poi Aspi l'ha reiterata cercando di meglio giustificarla, ma da allora il Mit non ha più risposto nulla, e la procedura è di fatto sospesa. Aspi fra l'altro ha suggerito al Mit la possibilità di far partire un via libera annuale, ricordando che in caso di inadempienza alla fine dei 12 mesi sarà possibile per il Ministero comminare penali, ma il Ministero ha respinto anche questa ipotesi. Probabile che il Mit attenda anche l'evolversi della procedura di revoca della concessione ad Aspi, che ha però tempi lunghi. In ogni caso Autostrade ha già fatto ricorso al Tar contro i dinieghi del Mit.

I SINDACATI: IL GOVERNO SI MUOVA
«Prendiamo atto - scrivo i sindacati confederali dell'edilizia - della latitanza del Governo rispetto alla questione delle manutenzioni autostradali, in merito alla quale abbiamo chiesto da tempo un incontro urgente sia al Ministero delle Infrastrutture che al Ministero dello Sviluppo Economico e conseguentemente della mancata assegnazione da parte di ASPI di nuovi lavori in house».

I SINDACATI: «RILANCIO INDUSTRIALE PER PAVIMENTAL»
«Sosteniamo con forza - aggiungono però i sinacati - la possibilità di rilanciare Pavimental mettendo in campo un piano industriale che consenta alla società di riposizionarsi nel mercato delle grandi opere e della pavimentazione». Chiedono in particolare ad Atlantia, maggior azionista di Pavimental «un impegno chiaro nell'investire su una società, fiore all'occhiello del Gruppo, accettando il rischio di mercato e rimettendo in gioco quei capitali che, anche grazie ai lavori di Pavimental, sono stati accumulati sino ad oggi».
«Gli enormi spazi lasciati dalla crisi delle grandi imprese di costruzione, che spesso è una crisi di liquidità, - spiegano i sindacati - rendono possibile puntare sul rafforzamento industriale di Pavimental, un soggetto che ha tutte le caratteristiche per occupare quelle posizioni, puntando così al suo rilancio anziché decretarne preventivamente la morte. Non è
accettabile che un gruppo come Atlantia, distributore di dividendi milionari ai suoi azionisti fino allo scorso anno, non voglia strategicamente sfruttare le opportunità che il mercato delle grandi infrastrutture oggi potrebbe offrire».

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