Appalti

Ferrovie, appalti a ditte della camorra: tre dirigenti di Rfi sotto inchiesta

di I.Cimm.

Una decina di appalti manipolati in favore di imprenditori legati alla camorra. L'ipotesi della Direzione distrettuale antimafia di Napoli ha portato i carabinieri nelle sedi di Roma di Rfi, la Rete ferroviaria italiana, che annuncia «azioni a propria tutela». Perché nel registro degli indagati risultano tre alti dirigenti dell'azienda controllata dalla holding Ferrovie dello Stato. Si tratta di Massimo Iorani, a capo della Direzione acquisti, Paolo Grassi e Giuseppe Russo, del Dipartimento Trasporti a Napoli. L'inchiesta, che conta oltre dieci indagati, ruota attorno alle figure di Nicola e Vincenzo Schiavone, imprenditori molto vicini al clan dei Casalesi, in particolare al boss "Sandokan" Schiavone. Ai dirigenti finiti nell'inchiesta, che lo avrebbero agevolato, Nicola Schiavone, avrebbe dato una grossa mano per fare carriera all'interno di Rfi (circostanza su cui sono in corso ulteriori accertamenti). Sotto indagine ci sono una decina di appalti che, secondo i pubblici ministeri della Dda, sarebbero stati assegnati con la corruzione.

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