Appalti

Opere bloccate/4. Quadrilatero, Umbria e Marche chiedono un «fondo» per i creditori

di A.A.

«Attivare una procedura 'straordinaria' a sostegno delle numerose imprese del territorio
umbro-marchigiano coinvolte nella crisi Astaldi, con rischio di continuità aziendale»: lo chiedono al Governo i presidenti delle Regioni Umbria e Marche, Catiuscia Marini e Luca Ceriscioli, in una lettera congiunta al presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, ed ai Ministri per le infrastrutture, Danilo Toninelli, dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio, ed al presidente di Anas, Claudio Andrea Gemme.

Si tratta della vicenda che abbiamo raccontato nel nostro servizio dell'11 marzo .

In essa ricordano che «i crediti ammontano a circa 40 milioni di euro, con evidenti ripercussioni sull'intera rete economica locale, già significativamente compromessa dal sisma». «Si rendono necessari - aggiungono - ulteriori e più incisivi interventi economici a sostegno di un tessuto imprenditoriale di primaria importanza per le infrastrutture locali attraverso l'istituzione di un fondo specifico che tuteli queste situazioni, così come è già stato fatto a tutela di altri comparti imprenditoriali».

Ciò si rende necessario in quanto «siamo perfettamente consapevoli - scrivono Marini e Ceriscioli - che gli ordinari strumenti di legge demandano la gestione debitoria alla
procedura concorsuale e che, in base alla normativa vigente, la stazione appaltante può agire solo nel controllo dei flussi economici tra contraente generale e affidatari di primo livello,
non tutelando il resto dei fornitori e dei subappaltatori».

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