Appalti

Salini Impregilo proroga il "closing" su Astaldi (in attesa di Cdp)

di M.Fr.

È arrivata la conferma ufficiale di quello che nei giorni scorsi era stato fatto filtrare dal big Salini Impregilo, e cioè che il gruppo si è dato più tempo per definire l'acquisizione di Astaldi. Ieri il Cda della società «ha preso atto che in data 28 marzo 2019 Salini Impregilo S.p.A. ("SI") ha inviato alla Società una comunicazione di proroga, dal 31 marzo 2019 al 20 maggio 2019, del termine che condiziona sospensivamente l'offerta, alla sottoscrizione di uno o più accordi vincolanti tra SI, gli istituti di credito e gli investitori istituzionali, che regolassero la compartecipazione all'investimento necessario a supportare la Proposta di Concordato».

Il cda ha inoltre deciso di «rinviare ad una data successiva l'esame e l'approvazione del Progetto di Bilancio e del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2018. Il Consiglio ha, infatti, ritenuto opportuno rinviare qualsiasi decisione in merito, allo scopo di potere compiutamente tener conto e recepire gli effetti, nell'approvazione di tali dati finanziari, dell'avanzamento della Procedura di Concordato nella quale l'intervento di SI, com'è noto, è soggetto a condizioni. Al fine di garantire una corretta informazione al mercato, nei prossimi giorni la Società provvederà comunque a pubblicare, ai sensi dell'art. 114, comma 5, del D. Lgs. n. 58/1998, le informazioni relative alla situazione economico-finanziaria dell'esercizio 2018. Analogamente, le informazioni relative alla situazione economico-finanziaria del Primo trimestre 2019 saranno pubblicate entro il 15 maggio p.v».

Il rinvio, come si legge tra le righe del comunicato, è necessario a definire gli accordi con le banche esposte nei confronti di Astaldi (oltre che nei confronti di Salini Impregilo) e soprattutto il ruolo di Cdp, cioè "l'investitore istituzionale" citato dal comunicato, che diventa la chiave di volta dell'operazione di concentrazione (e salvataggio).

Astaldi: il 12 aprile tavolo al Mit con i creditori
Il prossimo 12 aprile il Mit ospita un tavolo tecnico per cercare soluzioni per le ditte sub-appaltatrici creditrici di Astaldi nei cantieri del Quadrilatero Umbria-Marche, visitati nei giorni corsi dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte e dal ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli, alla presenza delle regioni Umbria, Catiuscia Marini, e Marche, Luca Ceriscioli. Ci sono infatti circa 40 imprese di Marche e Umbria che affermano di vantare crediti tra i 40 e i 60 milioni nei confronti di Astaldi. Il timore che la mancanza di liquidità produca una crisi dei subappaltatori è alto, anche considerando che il prestito ponte di 75 milioni sbloccato negli scorsi mesi può essere utilizzato per i futuri cantieri ma non può essere applicato al periodo per crisi.

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