Urbanistica

Metropolitana di Roma, rescisso il contratto con Del Vecchio. Il manutentore delle scale: mai più con Atac

di Alessandro Lerbini

Revocato nella serata di lunedì 25 marzo il contratto di manutenzione con l'impresa Del Vecchio di Napoli per le scale mobili delle metropolitane di Roma. Ad annunciarlo la sindaca Virginia Raggi con un tweet: «Atac ha rescisso il contratto con il fornitore della manutenzione degli impianti nelle stazioni della metropolitana per gravi e inconfutabili ragioni. Un atto dovuto, necessario. Chi è responsabile deve pagare. Continueremo a vigilare l'iter passo dopo passo».

Contattato da «Edilizia e Territorio» nel corso della giornata, Giorgio Del Vecchio, amministratore delegato della società specializzata in impianti di traslazione, aveva respinto al mittente le accuse mosse dal Campidoglio: «Non abbiamo ricevuto nessuna comunicazione su un'eventuale rescissione del contratto, ma di sicuro c'è che noi non lavoreremo più con l'Atac in futuro. Con loro abbiamo avuto problemi sin dall'inizio». I malfunzionamenti registrati negli ultimi mesi hanno causato la chiusura delle centralissime stazioni di Repubblica, Barberini e Spagna della linea A.

Del Vecchio, in associazione temporanea con Grivan Group, si è aggiudicata il bando promosso dall'Atac nel settembre del 2016 da 22,9 milioni per un importo di 11,7 milioni, pari a uno sconto del 49 per cento (alla gara avevano partecipato anche Schindler, Marocco elevators, Consorzio Integra, Del Bo, Thyssenkrupp, Kone). Un maxiribasso che ha attirato da subito le critiche di chi vede nella cattiva manutenzione la causa dei ripetuti guasti agli impianti (a partire da quello dello scorso ottobre che causò il ferimento di 24 persone alla stazione di Repubblica). «Ma il manutentore precedente - afferma Del Vecchio - aveva vinto con il 55% di sconto. Per la verifica della nostra offerta anomala hanno impiegato ben sei mesi e alla fine è stata ritenuta congrua e valida».

Dopo l'aggiudicazione dell'appalto, Del Vecchio e Grivan hanno formato la società Consortile Metro Roma per gli interventi sulle linee «A-B-B1-C» della metropolitana, nelle ferrovie regionali Roma-Lido di Ostia e Roma-Viterbo e nei parcheggi, depositi, rimesse industriali e amministrativi per una durata di 36 mesi (in scadenza il prossimo anno). In particolare gli interventi riguardano 387 scale mobili, 10 marciapiedi mobili, 288 ascensori, 44 servoscala, due piattaforme elevatrici. «Abbiamo circa 40 dipendenti che lavorano in questa società - afferma l'ad - che controlla quasi 750 impianti. Di questi sono circa 21 quelli che hanno dato problemi e sono tutti della Otis, presenti nelle tre stazioni chiuse e a Flaminio della quale però non si parla. Va detto però che non ci sono legami tra l'incidente di Repubblica a ottobre e quello di Barberini la scorsa settimana: nel primo caso c'è stata un'accelerazione improvvisa della scala, nel secondo un grosso chiodo che si è infilato sotto le scale alla fine della corsa ha provocato la rottura e il cedimento dei gradini». A Repubblica Del Vecchio ha concluso gli interventi sulle prime due scale guaste dopo aver ricevuto la richiesta d'intervento il 31 gennaio.

Sta di fatto che i disagi per chi utilizza la linea A persistono: «Le chiusure - continua Del Vecchio - sono decise dall'Atac che è molto preoccupata. I responsabili di esercizio fanno continui controlli e hanno deciso di fermarle per motivi di sicurezza.Un impianto in Italia, secondo le linee dell'Ustif, l'Ufficio speciale trasporti a impianti fissi del ministero Infrastrutture e trasporti, ha una vita di 30 anni. Le scale mobili delle quattro stazioni sono state cambiate 10 anni fa ma sembra che non siano state sostituite completamente e, in deroga, sia stato fatto solo un ammodernamento. Noi siamo i manutentori e interveniamo su chiamata ma qui il problema sta sul tipo di prodotto installato e questo lo devono dire i tecnici e i costruttori». Nove tecnici responsabili degli impianti di traslazione hanno però rimesso l'incarico proprio ieri.

Secondo Del Vecchio in questi anni c'è stato un calo del 30% dei guasti e su 200 verifiche 197 hanno avuto un esito positivo. Atac ha pubblicato a metà marzo un nuovo bando, dal valore di 11,4 milioni, per il rinnovamento di scale mobili e ascensori lungo nelle stazioni della linea B Piramide, Castro Pretorio, Policlinico, Bologna, Tiburtina Fs, Quintiliani, Monti Tiburtini, Pietralata, Santa Maria del Soccorso, Rebibbia. «Ma noi - conclude l'ad dell'impresa napoletana - non parteciperemo. Con Atac diciamo basta, non ci hanno voluto sin dal primo giorno e noi abbiamo anche fatto ricorso al tribunale delle imprese per vari aspetti, come le continue richieste di penali».

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