Appalti

Anas/1. Scommessa investimenti, boom nel 2020: in due anni da 1,1 a 2,8 miliardi

di Alessandro Arona

L'obiettivo di rilanciare gli investimenti effettivi dell'Anas fu annunciato nel giugno 2016 dall'allora presidente Gianni Armani, con piano industriale che prevedeva di risalire dagli 1,7 miliardi del 2015 (dopo gli oltre due miliardi degli anni precedenti) a tre miliardi di euro stabili all'anno a partire dal 2018, e con un valore della manutenzione straordinaria intorno al miliardo di euro, dopo i soli 2-300 milioni degli anni precedenti.
Sappiamo che poi non è andata così, per un complesso di motivi che va dai tempi lunghissimi di approvazione del nuovo Contratto di programma 2016-2020 (dicembre 2017), all'entrata in vigore nel 2016 del Codice appalti che ha bloccato le gare pronte per gli appalti integrati, al contenzioso pregresso che ha condizionato i rapporti con le imprese, alle procedure approvative bizantine per le opere (si veda a pagina 12), alle crisi delle imprese, ai contrasti con Mit e Anas sulle gare ad accordo quadro, al passaggio da un governo all'altro.
Risultato: la spesa effettiva anziché salire è scesa ancora, toccando prima nel 2017 (1,3 miliardi) e poi nel 2018 (1,15 mld) due ulteriori record negativi.

LA SERIE STORICA DEGLI INVESTIMENTI ANAS

Ora l'Anas, con vertici rinnovati dal governo nel dicembre scorso (presidente Claudio Gemme e amministratore delegato Massimo Simonini, nella foto), ci riprova.

Durante un'audizione alla Camera dei Deputati l'Ad Simoni ha spiegato che i nuovi obiettivi dell'Anas sono di salire in pochi anni a un valore annuo di investimenti di poco meno di 4 miliardi di euro, un livello che l'Anas non ha visto neppure negli anni della Salerno-Reggio Calabria (2005-2011 il boom dei lavori).
Dal documento depositato alla Camera (di cui siamo entrati in possesso, si veda a pagina 23) si può vedere che l'Anas prevede già una certa ripresa quest'anno, da 1,15 a 1,6 miliardi di euro, in particolare grazie ai nuovi lavori, che dovrebbero salire dai 592 milioni realizzati nel 2018 (record negativo assoluto, e di molto) ai 978 previsti per quest'anno. Dovrebbe trattarsi soprattutto di lavori sbloccati, ad esempio il megalotto 3 della Ionica, perché bandi per nuove opere l'Anas ne ha pubblicati davvero pochi.
Dal 2020 dovrebbe arrivare il boom: previsti 2,8 miliardi di euro di spesa effettiva, di cui due miliardi per nuove opere e completamenti.

Dove arriverà questa nuova produzione? In parte come si diceva dal megalotto Ionica, che da solo vale 1,3 miliardi di euro, e poi dai bandi (lavori): pubblicati per 2,3 miliardi di euro nel 2018 e previsti per 3,6 miliardi di euro quest'anno e 5,9 miliardi di euro (!) nel 2020 (si veda a pagina 22).

La benzina c'è, ha spiegato Simonini, vale a dire le risorse: ci sono 15,9 miliardi di euro di finanziamenti del nuovo Contratto 2016-2020, ancora in gran parte da spendere, a cui si aggiungono risorse per 9,7 miliardi di euro già disponibili in buona parte tra fine 2017 e inizio 2018 (passato governo) ma non ancora sbloccati tramite un aggiornamento del contratto di programma (si veda il servizio successivo per i dettagli).

L'ottimismo dei nuovi vertici dunque non manca.

Sul tappeto restano però macigni come le crisi delle imprese di costruzione o il contenzioso pregresso, che è stato solo marginalmente intaccato dal lavoro di questi anni.
Il contenzioso Anas-imprese - ha spiegato Simonini - è stato ridotto di circa 2,4 miliardi, trasformati in riconoscimenti alle imprese di 250 milioni. Ad oggi, però, quello residuo è di 10,5 miliardi». Della cifra totale, «5,9 miliardi riguardano i contenziosi con contraenti generali - da essere risolti per via giudiziale - oltre la metà la deciderà quindi il giudice», ha aggiunto Simonini, spiegando che della restante parte abbiamo 1,6 miliardi di euro di contenzioso in corso di definizione, 1,4 miliardi di euro in ricorsi non accettati dalle imprese e 1,7 miliardi ancora da avviare». Su queste attività, «ci stiamo attivando affinché le procedure diventino più veloci rispetto a oggi» ha concluso Simonini.

Investimenti Anas, la serie storica e le previsioni

Anas, l'audizione dell'Ad Massimo Simonini

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