Appalti

Addendum Rfi/3. Tratte Av: lavori nel 2017 sulla Brescia-Padova, slitta la Vr-Vi, bandi sulla Napoli-Bari

di Alessandro Arona

Partiranno nel 2017 i lavori per proseguire la costruzione della linea ferroviaria ad alta capacità Milano-Venezia oltre Brescia, e cioè per la tratta Brescia-Verona, dopo che - secondo le previsioni - alla fine del 2016 saranno conclusi i lavori sulla Treviglio-Brescia (oggi all'88%) e attivato l'esercizio passeggeri.
Ma nel frattempo rallenta l'iter progettuale per la tratta successiva, la Verona-Vicenza-Padova, finanziata anch'essa per 1,5 miliardi di euro dalla legge di Stabilità 2015 (e di conseguenza nell''Addendum 2015).

La mappa della situazione

BRESCIA-VERONA
Il progetto della Brescia-Verona, approvato nel preliminare addirittura nel 2003 ma finanziato solo nel 2014, prevede una nuova tratta ad alta velocità/capacità lunga circa 73 km, con due interconnessioni (di 7 km totali) con la linea esistente. Ulteriori 10 km di attraversamento urbano collegheranno la linea alla stazione di Verona. Nel progetto definitivo, consegnato dal general contractor nel settembre 2014, è previsto un costo di 3.954 milioni di euro, di cui al momento finanziati per 2.268 grazie a legge di Stabilità 2014 e Sblocca Italia 2014. Il general contractor è Cepav Due (Saipem 52%; Società Italiana Condotte d'Acqua 12%; Impresa Costruzioni G. Maltauro 12%; e Impresa Pizzarotti & C. 24%).
A dicembre 2014 è stato sottoscritto tra Rfi e Cepav Due l'accordo per contrattualizzare la realizzazione dell'opera per lotti costruttivi. La formalizzazione avverrà con l'Atto Integrativo (l'Addendum alla concessione del 1991 che assegnò senza gara le tratte Tav, ancora valida), che sarà firmato dopo la delibera Cipe di approvazione del progetto definitivo e di assegnazione a Rfi delle risorse finanziarie per avviare il primo lotto costruttivo. Nel dicembre 2014 l'allora ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi e il suo capo Struttura Ercole Incalza fecero un comunicato per annunciare che entro al metà del 2015 la Brescia-Verona Av/Ac avrebbe avuto il progetto definitivo approvato e l'Addendum firmato, per poi avviare i cantieri entro fine anno. Si trattava evidentemente di una previsione irrealistica.
L'iter approvativo è durato per tutto il 2015, con un parere della Regione Lombardia già a gennaio che Rfi definì pieno di «rilevanti prescrizioni, tra cui quella di rivedere la soluzione per l'ingresso Est a Brescia (salto di Montone) con il quadruplicamento della linea storica». Il progetto deve andare al Cipe, poi sarà firmato l'Addendum, quindi consegnati i cantieri. L'Ad di Fs Renato Mazzoncini ha annunciato l'avvio dei lavori nel 2017.

VERONA-PADOVA
Il progetto definitivo dell'attraversamento del territorio vicentino, elaborato dal general contractor Iricav 2 (Astaldi 37%, Salini Impregilo 27%, Ansaldo Sts 17%, Condotte 11,3%, Lamaro 6,8%, Fintecna 0,01%) in aderenza al Protocollo di Intesa con gli enti locali del 29 luglio 2014, ha evidenziato secondo Italferr e Rfi rilevanti criticità in termini di impatto sul territorio e di incremento di costo, sia per l'introduzione di ulteriori o diverse opere non previste nello studio di fattibilità, con particolare riferimento alle note problematiche idrauliche della zona, sia per le difficoltà realizzative in ambito urbano ed in presenza dell'esercizio ferroviario.
Fatto sta che Rfi, Mit, Regione Veneto e Comune di Vicenza hanno sottoscritto un Addendum al protocollo con il quale hanno convenuto di: - limitare l'estensione del 1^ lotto funzionale della Verona-Padova immediatamente a monte dell'attraversamento di Vicenza, inserendo un apposito bivio sulla linea esistente; - effettuare un'analisi comparativa tra possibili soluzioni alternative per l'attraversamento di Vicenza. Il 30 ottobre 2015 Rfi ha dunque trasmesso al Mit il progetto definitivo solo per il 1° lotto funzionale Verona-Bivio Vicenza.

NAPOLI-BARI E CATANIA-PALERMO
Nel frattempo sono annunciati entro metà anno i bandi per la Napoli-Cancello (813 mln) e Cancello-Frasso (730) sulla Napoli-Bari, e le tratte Bicocca-Catenanuova e Catenanuova-Raddusa, sulla Catania-Palermo (739 milioni in tutto). In tutto lavori per 2,3 miliardi di euro in arrivo.

INVESTIMENTI IN CRESCITA
Già nel 2015 la spesa effettiva per investimenti di Rfi è cresciuta per la pria volta da anni, da 2,8 a 3,5 miliardi di euro, e nelle previsioni che pubblichiamo qui Rfi conta nei prossimi anni di tornare a superare i 5 miliardi di euro l'anno.

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