Appalti

Progetto Italia è pronto al decollo, entro fine luglio le offerte vincolanti

di Carlo Festa

Parte la corsa per chiudere Progetto Italia in tutti i dettagli. L’arrivo delle «comfort letter» da parte delle banche coinvolte e di Cdp hanno permesso ieri di consegnare la documentazione necessaria al giudice, nel giorno della scadenza prevista con il Tribunale di Roma per presentare un piano di salvataggio di Astaldi.

Ora sarà necessario rendere vincolante il piano per Astaldi, definito all’interno di un più ampio piano di sistema (appunto Progetto Italia). Così le negoziazioni con i soggetti finanziari (Intesa Sanpaolo, Unicredit, Sace, Bnp Paribas, Banco Bpm, Mps e Illimity) mirano ad arrivare alla sottoscrizione di accordi vincolanti entro la fine del mese di luglio. Il piano e i documenti vincolanti sono dunque attesi ora dal Tribunale di Roma entro il 31 luglio.

I dettagli del piano sono stati resi noti ieri da Salini Impregilo e da Astaldi. Oltre all’aumento da 600 milioni, la manovra comporta l’estensione delle scadenze relative al rimborso di alcuni finanziamenti concessi da alcuni degli istituti finanziatori a Salini Impregilo; la concessione a Salini Impregilo di una linea di credito per cassa per massimi 200 milioni finalizzata a supportare le esigenze di cassa di Astaldi; la concessione ad Astaldi, post concordato e post aumento di capitale, di una linea di credito per cassa, prededucibile, di 200 milioni, in esecuzione del concordato e utilizzabile per rifinanziare la finanza interinale erogata ad Astaldi prima dell’omologa e supportare l’ordinaria attività di impresa di Astaldi; la concessione a Salini Impregilo di una nuova linea di credito revolving per 200 milioni, che diventerebbe disponibile successivamente al perfezionamento dell’aumento di capitale di Salini Impregilo, finalizzata a coprire le esigenze finanziarie della società nel contesto dell’implementazione del Progetto Italia.

In merito alla nuova offerta per Astaldi deliberata l’altro ieri dal cda di Salini Impregilo e trasmessa ad Astaldi, nella nuova comunicazione non si fa più riferimento alla struttura della stessa e, in particolare, all’aumento di capitale di Astaldi da 225 milioni di euro riservato a Salini Impregilo e all’emissione da parte di Astaldi di warrant anti-diluitivi destinati a Salini Impregilo e di warrant premiali destinati agli istituti di credito che supporteranno le esigenze di finanza interinale di Astaldi.

Salini Impregilo ha riformulato la nota emessa ieri sera relativa alla struttura dell’offerta per Astaldi nel quadro del Progetto Italia puntualizzando di aver ricevuto le comfort letter da parte di Cdp Equity, Salini Costruttori e degli istituti finanziari coinvolti con i quali proseguono le negoziazioni. A proposito in particolare dell’aumento di capitale da 600 milioni di euro, assistito da un consorzio di garanzia per la parte riservata al mercato di circa 500 milioni, Salini Impregilo non fa più riferimento nella nota agli impegni di Cdp Equity (250 milioni) e di Salini Costruttori (50 milioni). Comunque le comfort letter ricevute «confermano la condivisione di principio sull’architettura societaria e finanziaria» del Progetto Italia, nonché «il contenuto della manovra patrimoniale e finanziaria complessiva da cui sono attese le risorse necessarie per l’implementazione del Progetto».

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