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Biotestamento, ok del Garante privacy al registro nazionale delle Dat

di Daniela Casciola

Via libera del Garante per la privacy allo schema di decreto del ministero della Salute che istituisce la banca dati nazionale delle Disposizioni anticipate di trattamento (Dat) che consentono alla persona di stabilire in anticipo i trattamenti sanitari ai quali intende essere sottoposta nel caso di sopravvenuta incapacità ad autodeterminarsi.

In attesa della realizzazione della banca dati nazionale, il Garante ha chiesto però maggiori tutele per quanto riguarda le modalità di accesso alle Dat, da parte del medico che ha in cura l'assistito o del fiduciario, come pure la corretta individuazione dei soggetti, che in qualità di titolari del trattamento, sono legittimati a trasmettere le Dat alla banca dati.

Un passo avanti , dunque, verso l'istituzione del Registro, prevista dalla legge di Bilancio 2018 che ha stanziato a questo scopo due milioni di euro e ha stabilito che entro il 30 giugno 2019, il ministro della Salute avrebbe emanato un regolamento con le modalità di raccolta delle Dat nella banca dati e le procedure di trasmissione. La banca dati sarà alimentata dagli ufficiali di stato civile comunali, dai notai e dal responsabile dell'Unità organizzativa competente delle Regioni che abbiano predisposto il servizio, presso i quali sono depositati gli "originali" delle Dat. Tali soggetti, potranno trasmettere copia della Dat alla banca dati nazionale mediante un modulo elettronico, le cui specifiche tecniche sono definite in un disciplinare allegato al decreto.

Obiettivo della banca dati è quello di costituire un polo unico nazionale di tali dichiarazioni seppure su base volontaria, costantemente aggiornato, e di consentire un accesso tempestivo alle stesse da parte del personale medico in caso di necessità.

Il parere sul decreto

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