Appalti

Riforma appalti/3. Anac già al lavoro sulle Linee guida: «Pronte entro il 18 aprile»

di Giuseppe Latour

Linee guida Anac-Mit in arrivo già ad aprile. Mentre il nuovo Codice appalti si avvicina alla cruciale scadenza del varo in Consiglio dei ministri, l'Autorità anticorruzione ha ufficialmente costituito la commissione che si dovrà occupare di lavorare alle linee guida. Sarà guidata dal consigliere Michele Corradino e avrà due compiti fondamentali. Il primo (e più urgente) è preparare le linee guida di carattere generale, condivise con il ministero delle Infrastrutture, che dovranno sostituire il vecchio regolamento attivando il sistema di soft law: l'obiettivo è chiudere per il 18 aprile, in contemporanea con l'entrata in vigore del nuovo Codice. Il secondo compito è aggiornare le linee guida specifiche, dedicate ai singoli settori: si tratta di un lavoro che andrà avanti nei mesi e che costituirà la spina dorsale della nuova regolazione leggera dell'Authority.

«La commissione – spiega Michele Corradino – è stata ufficialmente costituita venerdì scorso». Al suo interno ci sarà, ovviamente, una robusta rappresentanza dell'Anac. Oltre a Corradino, con funzioni di presidente, al tavolo siederanno i consiglieri Anac (Francesco Merloni, Ida Nicotra, Nicoletta Parisi), il segretario generale Angela Di Gioia e due dirigenti (Maria Luisa Chimenti e Alberto Cucchiarelli).
A loro sarà affiancato un robusto gruppo di esperti. Ci saranno professori e avvocati: Barbara Lilla Boschetti, Alberto Massera, Maria Alessandra Sandulli, Francesco Sciaudone, Saverio Sticchi Damiani, Luisa Torchia, Carmela Pluchino. Ancora, ci saranno Giulia Ferrari del Tar Lazio e Francesco Lombardo della Corte dei conti. Per il ministero delle Infrastrutture ci sarà il capo del legislativo, Elisa Grande e per Palazzo Chigi il capo del dipartimento affari legislativi, Antonella Manzione. In totale, 19 membri che non percepiranno compensi. Nelle prossime settimane, eventualmente, il loro numero potrebbe aumentare di qualche unità.
Il loro sarà un lavoro articolato.

Parla Corradino: «Seguiremo due filoni. Quello più urgente riguarda sicuramente la proposta di linee guida che dovremo consegnare al ministero delle Infrastrutture». Si tratta del testo che, nei fatti, sostituirà il vecchio regolamento: sarà il nuovo Codice a prevedere che le linee guida abroghino il vecchio Dpr n. 207/2010. Anche se va detto che il punto, giuridicamente molto delicato, è ancora oggetto di discussione.

Tecnicalità a parte, comunque, l'imperativo dell'Anac è chiudere nel giro di un paio di mesi le linee guida di carattere generale. Spiega Corradino: «Il nuovo Codice andrà in vigore entro il 18 aprile. Noi vogliamo evitare periodi di disallineamento normativo nei quali il mercato si trovi con un Codice nuovo e un regolamento vecchio. Questo potrebbe produrre un blocco degli appalti». Aprile, allora, vedrà non solo il varo del nuovo Codice ma anche l'avvio delle linee guida e l'abrogazione del vecchio regolamento.

Questo permetterà di mettere a regime il sistema, ma non sarà l'ultimo atto dell'Anac. Dopo le linee guida di carattere generale, infatti, la commissione lavorerà sulle linee guida specifiche per i singoli settori: «In questo caso – dice Corradino – faremo un lavoro più di dettaglio, aggiornando le linee guida Anac che già esistono, coordinandole con il nuovo Codice». Quindi, si lavorerà sulle determinazioni già esistenti, mettendo poi a regime nuovi strumenti come i contratti tipo e i bandi tipo. Tutto questo processo verrà gestito in coordinamento con il mercato. L'idea dell'Anticorruzione è creare delle regole condivise con gli operatori, che possano rispondere alle loro esigenze concrete, svolgendo una funzione di guida. Intanto, mentre la commissione prende forma, arrivano al traguardo anche la selezione per i tirocini formativi di giovani laureati da coinvolgere nei lavori degli esperti. Sono già stati selezionati quattro vincitori del bando dell'Autorità, che dovrebbero insediarsi a giorni. A loro, probabilmente, se ne aggiungeranno almeno altri due.

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