Fisco e contabilità

Stock del debito e tempi di pagamento, a breve piattaforma pronta per la consultazione

di Patrizia Ruffini

A breve gli enti potranno consultare sulla piattaforma certificazione crediti l'ammontare dello stock del debito al 31 dicembre 2019 e i tempi di pagamento e ritardo maturati nell'esercizio 2019. La Piattaforma dei crediti commerciali (Pcc) ha reso noto che stanno per essere ultimate le procedure per la definizione dello stock del debito al 31 dicembre 2019 e per il calcolo dei tempi di pagamento e ritardo, rilevati sulle fatture ricevute e scadute nel corso dell'anno 2019. Per questo motivo è temporaneamente non editabile l'importo relativo allo stock al 31 dciembre 2018, dal percorso «Ricognizione debiti > Comunicazione debiti L. 145/2018», in attesa del nuovo aggiornamento che consentirà di visualizzare e compilare l'ammontare complessivo dello stock per la rilevazione in corso, al 31 dcimbre 2019, e quella relativa all'esercizio precedente (al 31 dicembre 2018).

Rinvio delle sanzioni della legge di bilancio 2020
La legge di bilancio per il 2020 (comma 854 della legge 160/2019) ha posticipato di un anno, portandola al 2021, la decorrenza dell'obbligo di costituzione del Fondo di garanzia per i debiti commerciali (Fgdc) da parte delle amministrazioni pubbliche non in regola con gli indicatori sui tempi di pagamento e di quelle che non hanno trasmesso correttamente le informazioni alla piattaforma dei crediti commerciali. Nello specifico, gli indicatori sui pagamenti misurano la riduzione del debito commerciale pregresso ed il ritardo annuale. In sede di prima applicazione, l'indicatore di riduzione del debito pregresso dovrà dimostrare la riduzione di almeno del 10 per cento dello stock a fine 2020 rispetto a quella a fine 2019, per gli enti nei quali il debito residuo scaduto risulta essere superiore al 5 per cento del totale delle fatture ricevute. L'indicatore di ritardo annuale dei pagamenti considererà invece tutte le fatture scadute nel 2020 (pagate e non pagate) e le fatture pagate nel 2020 prima della scadenza.

Comunicazione del debito al 31 dicembre 2019
Fra le misure per ridurre i ritardi dei pagamenti, la legge di bilancio per l'anno 2019 (comma 867 della legge 145/2019) ha fissato l'obbligo di comunicare, mediante la Pcc, l'ammontare complessivo dello stock di debiti commerciali residui scaduti e non pagati alla fine dell'esercizio precedente. La scadenza a decorrere dall'anno 2020 è fissata per il 31 gennaio (per l'anno 2019 la comunicazione è stata effettuata entro il 30 aprile). Occorre altresì tener presente che per le amministrazioni che ordinano gli incassi e i pagamenti al proprio tesoriere attraverso gli Opi e per il tramite di Siope+, l'obbligo permane fino alla chiusura dell'esercizio nel quale è stato adottato il predetto standard. Pertanto, per la generalità dei Comuni, l'obbligo di comunicazione dei debiti alla Pcc entro il 31 gennaio è terminato nell'anno 2019, avendo essi adottato Siope+ nel corso del 2018. Invece i Comuni coinvolti dal sisma del Centro-Italia del 2016, le Unioni di Comuni, le Comunità Montane, le Comunità isolane e gli altri enti locali indicati dall'articolo 2 del Dlgs 267/2000 dovranno effettuare un ultimo invio, entro il 31 gennaio 2020, per i dati riferiti all'anno 2019.

Pubblicazioni sul sito
Tutte le amministrazioni sono infine obbligate, secondo le disposizioni dell'articolo 33 del Dlgs 33/2013, a pubblicare sul proprio sito istituzionale l'indicatore annuale e l'indicatore trimestrale di tempestività dei pagamenti, oltreché, per entrambe le scadenze, il numero delle imprese creditrici e l'ammontare complessivo dei debiti, coincidente con l'importo delle fatture scadute e non pagate al termine di ciascun periodo di riferimento.

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