Appalti

A2A migliora gli obiettivi 2019 Crescono i clienti finali di Hera

A2A rivede al rialzo la guidance per fine anno ed Hera prosegue nella crescita, in particolare sul fronte dei clienti finali. È questo, in estrema sintesi, il quadro dei conti dei nove mesi delle due principali multiutility italiane (Iren, li aveva già diffusi settimana scorsa).

A2A, come sottolineato dal suo ceo, Valerio Camerano ha messo a segno un terzo trimestre «eccezionale» grazie alla generazione, sia idroelettrica sia da centrali a gas, e alla divisione mercato (+250mila clienti a mercato libero rispetto a un anno fa), in cui sono cresciuti ricavi (+16%), ebitda (+39%) e utile netto (+24%). In ragione di ciò la multiutiilty lombarda ha incrementato la guidance 2019 sull’ebitda a 1,2 miliardi e sull’utile netto a 330 milioni (previsti anche investimenti record a 600 milioni) mentre nei nove mesi ha registrato ricavi in aumento del 19% a 5,38 miliardi, un ebitda a quota 886 milioni (+1,3%) e un risultato netto in flessione del 25% a 250 milioni «per maggiori ammortamenti e svalutazioni». In sostanza, a livello di ebitda, il gruppo presieduto da Giovanni Valotti si appresta a chiudere poco sotto il dato record dell’anno scorso (1,23 miliardi) a fronte tuttavia di certificati verdi venuti meno quest’anno con un impatto, a livello di margini, prossimo a 100 milioni. Quanto alla cedola, il ceo Camerano, nel corso di una conference call con i giornalisti, ha spiegato che «l’entità del dividendo oggi non è discutibile: mancano un trimestre, gli impairment test e siamo una società molto esposta alla stagionalità». Tuttavia, ha infine ricordato il manager «fino ad ora A2A ha sempre consegnato quello che era previsto a piano ma da ciò non può assolutamente essere derivata una previsione». Sul fronte delle aggregazioni territoriali, invece, Valotti ha indicato in fine novembre il termine per stendere una prima ipotesi di alleanza con la brianzola Gelsia.

Quanto ad Hera, che nei nove mesi ha realizzato ricavi per 5,06 miliardi (+16,4%), un mol salito del 5% a 785,8 milioni e un risultato netto pari a 242 milioni (+12%). La posizione finanziaria netta si attesta a 2,74 miliardi con un multiplo sul mol in miglioramento a 2,57 volte. A livello industriale, sottolinea una nota della società, spiccano il buon contributo delle varie aree di business, specie nei settori gas, idrico e ambiente e il fatto che i risultati siano stati ottenuti sia grazie alla crescita organica sia a quella per linee esterne.

Da rimarcare, infine, il forte aumento dei clienti energy, arrivati a 2,65 milioni con un tasso di incremento più che triplicato rispetto alla media storica. Sempre ieri, infine, all'European Utility Week 2019 di Parigi, la mutlitutility bolognese ha presentato il nuovo smart meter gas 4.0, contatore intelligente su cui investirà 45 milioni per installare i primi 300mila apparecchi in alcuni dei territori di riferimento.

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