Progettazione

Morto a Firenze Adolfo Natalini pionere dell'architettura radicale

Tra le sue opere i progetti per il Römerberg a Francoforte e per il Muro del Pianto a Gerusalemme, la banca di Alzate Brianza, il Centro Elettrocontabile di Zola Predosa, il Teatro della Compagnia a Firenze

di Q. E. T.

È morto a Firenze l'architetto Adolfo Natalini. Nato a Pistoia nel 1941, laurea a Firenze nel 1966, Natalini è stato tra i fondatori di Superstudio insieme tra gli altri a Cristiano Toraldo di Francia scomparso a luglio scorso e iniziatore della cosiddetta «architettura radicale», tra le avanguardie più significative degli anni '60 e '70. Dal 1979 aveva poi iniziato una sua attività autonoma, lavorando a progetti per i centri storici in Italia e in Europa e nel 1991 aveva iniziato l'attività della Natalini architetti, realizzando tra l'altro il Museo dell'Opera del Duomo di Firenze.

Già professore ordinario alla facoltà di architettura di Firenze era anche membro onorario del Bda (Bund DeutscherArchitekten) e del Faia (Honorary Fellow American Institute of Architects), accademico dell'Accademia delle arti del disegno diFirenze, dell'Accademia di belle arti di Carrara e dell'Accademia di San Luca.

Tra le sue opere i progetti per il Römerberg a Francoforte e per il Muro del Pianto a Gerusalemme, la banca di Alzate Brianza, il Centro Elettrocontabile di Zola Predosa, la casa in Saalgasse a Francoforte, il Teatro della Compagnia a Firenze.

Ancora, con la Natalini Architetti la ricostruzione della Waagstraat a Groningen, il Museo dell'Opificio delle Pietre Dure a Firenze, la Dorotheenhof sulla Manetstrasse a Lipsia, la Muzenplein a l'Aja, il Centro Commerciale di Campi Bisenzio, il Polo Universitario di Novoli a Firenze, Boscotondo a Helmond, il Polo Universitario a Porta Tufi a Siena, Het Eiland a Zwolle, Haverlej a Den Bosch, il Museo dell'Opera del Duomo e il progetto per i Nuovo Uffizi a Firenze.

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