Urbanistica

Demanio, venduto il 40% del primo lotto di immobili messi all'asta

di M.Fr.

Il mercato immobiliare ha risposto positivamente - anche se non in modo travolgente - alle proposte del Demanio mandate all'incanto con il bando pubblicato lo scorso luglio. Su 50 immobili messi all'asta, ne sono stati aggiudicati 18, per un ricavato complessivo di 18 milioni di euro, pari al 40% del valore totale a base d'asta del lotto. La risposta del mercato è stata pertanto molto selettiva, con alcuni asset che - informa il Demanio - hanno riscosso un interesse particolare, testimoniato da numerosi rilanci sulla base d'asta. Per quanto riguarda invece i lotti rimasti invenduti - che rappresentano la maggioranza numerica - l'interesse non c'è stato oppure, più probabilmente, la base d'asta è stata giudicata eccessiva, oppure non ha convinto la location oppure ancora l'immobile non suggeriva alcuna funzione profittevole. I 18 beni aggiudicati hanno complessivamente fatto registrare un incremento del 16% sul prezzo base. In valori assoluti, sono stati incassati quasi 2,5 milioni in più sul valore base. A contendersi i lotti sono stati 28 operatori, tra persone fisiche e società. Questa prima asta del Demanio - e quelle che seguiranno, in attuazione del piano straordinario di dismissioni deciso dal governo e previsto dalla legge di Bilancio 2019 - è stata condotta nei giorni del 16 e 17 ottobre attraverso la rete telematica del notariato.

Il bilancio di questa prima asta strutturata del Demanio è stato comunicato dalla stessa Agenzia di via Barberini, in cui si precisa comunque che le aggiudicazioni sono tutte provvisorie, in attesa delle necessarie verifiche amministrative. I tecnici del Demanio hanno di che riflettere, anche perché l'interesse del mercato è stato molto mirato su alcuni oggetti rispetto alla eterogeneità degli immobili offerti, tra residenze, edifici commerciali, ex caserme, terreni, immobili storici e strutture industriali e direzionali. «In linea generale - riferisce il Demanio - tra gli immobili che hanno ricevuto più offerte figurano i beni dotati di caratteristiche di unicità e atipicità, come ad esempio i piazzali ferroviari o le ex caserme che rappresentano particolari opportunità di investimento ed hanno suscitato interesse e partecipazione». «In questi casi le aggiudicazioni sono avvenute, attraverso il meccanismo dei rilanci, con cospicui incrementi sul prezzo a base d'asta: a Bologna una porzione della Caserma Mameli è stata aggiudicata a un prezzo finale di 857.250 euro, dopo ben 25 rilanci; a Milano il Capannone Industriale di via Guglielmo Silva, che occupa un'area di oltre 900 mq nel distretto Citylife, è stato aggiudicato per 4.105.000 euro rispetto al prezzo di partenza di circa 3.400.000 euro. Sempre a Milano, l'asta per l'appartamento loft Porta Ticinese ha coinvolto 4 partecipanti e si è chiusa dopo 12 rilanci raggiungendo un prezzo finale di 1 milione di euro. A Fermo la Vecchia Stazione, utilizzata come parcheggio di autobus, è stata aggiudicata per 1.550.000 euro con un rialzo del 136% rispetto alla base d'asta. Più offerte ricevute anche per l'Ex Casa del Fascio, immobile storico inserito nella cinta muraria duecentesca di Cittadella in provincia di Padova».

Tra i beni venduti di maggior valore ci sono anche l'area ad uso campo da golf a Rosolina, in provincia di Rovigo, la Palazzina Forte della Rocca, nel borgo storico di Bergamo Alta, e l'ufficio di Via Colli situato in una zona residenziale di Torino. Inoltre il locale ristorante in piazza San Pancrazio a Firenze, è stato aggiudicato con un rialzo di quasi il 19% sulla base d'asta. Assegnati anche un ex casello Anas in Abruzzo; un'area di circa 7mila mq adibita a distributore carburanti situata a Civitavecchia nel Lazio, e un locale commerciale, parte di Palazzo Piccolomini a pochi metri da Piazza del Campo a Siena. Aggiudicate anche una struttura commerciale e l'ex Caserma G.Pasini a Trieste, l'ex Caserma Du Werger in provincia di Cuneo in Piemonte e altri tre beni in Lombardia: un appartamento a Milano, una villa nell'hinterland a Pioltello e il piazzale Ferroviario di Tirano in provincia di Sondrio. Ancora in corso fino al 15 novembre gli altri due bandi di vendita relativi ai restanti 43 immobili per un valore totale di oltre 98 milioni di euro. Tra le opportunità di investimento ci sono strutture militari dismesse, come le ex Caserme Gherzi, Cavalli e Passalacqua a Novara, grandi contenitori industriali ora dismessi come gli Stabilimenti Esplosivi Ex Spea in provincia di Terni, immobili storici, terreni, ex conventi ed edifici residenziali.

Tutti i beni per i quali è ancora possibile presentare offerte

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I 95 immobili per i quali è ancora possibile presentare offerte

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