Appalti

Hera e Ascopiave, partnership al via

Al via la maxi partnership nel Nord-Est tra Hera e Ascopiave. Le due multiutility, come anticipato da Radiocor, hanno firmato ieri a Bologna un’intesa raggiunta da tempo (già dalla scorsa estate), destinata a rivoluzionare gli equilibri dell’energia in Veneto e non solo. Non è un caso che, negli ultimi mesi, sia Agsm Verona sia Aim Vicenza si siano rimesse in moto per aggregarsi e per scegliere un partner – A2A, la stessa Hera e l’altoatesina Alperia guardano il dossier – necessario ad affrontare le sfide future, a partire dalla liberalizzazione del mercato elettrico e dalle gare gas. Due eventi chiave che, presto o tardi, irromperanno nel settore mettendo in difficoltà tutti coloro che non hanno raggiunto una dimensione rilevante.

Non è un caso che l’accordo Hera-Ascopiave si sia concentrato proprio su questi due ambiti. Da una parte, infatti, hanno sancito la nascita del maggiore operatore nel settore energy nel Nord-Est con oltre 1 milione di clienti: si chiamerà Est Energy, sarà controllato da Hera al 52% e da Ascopiave al 48% (con opzioni per uscire) e avrà come presidente Giovanni Zoppas, che manterrà l’attuale carica di Ceo di Thelios. L’intera partnership, in realtà, si configura come uno scambio di asset. Se in Est Energy sono confluiti soprattutto clienti veneti di Ascopiave allo stesso tempo la multiutility di Treviso ha acquisito da Hera un perimetro di concessioni gas di circa 188mila contatori in Veneto e Friuli-Venezia Giulia: così arriverà a gestire circa 775mila utenti e oltre 12.000 Km di rete, consolidando la sua posizione a livello nazionale. «Siamo molto soddisfatti per la positiva conclusione di questa operazione, tra le più importanti nel settore negli ultimi anni, e di grande rilievo anche per la nostra multiutility, per la qualità degli asset interessati e il territorio coinvolto – ha sottolineato Tomaso Tommasi di Vignano, presidente esecutivo del gruppo Hera – ci consente di raggiungere in ampio anticipo uno dei principali target del nostro piano industriale», cioè i 3,3 milioni di clienti complessivi. Il riassetto, secondo il presidente e ad di Ascopiave, Nicola Cecconato, ha un grande «rilievo strategico» perché consente di rispondere a due obiettivi primari: «Rafforzarci nel core business della distribuzione gas e dall’altro valorizzare il nostro business commerciale». Anche il mercato ha apprezzato l’operazione, curata per Ascopiave da Rothschild e dallo studio legale BonelliErede, visto che negli ultimi 12 mesi il titolo ha recuperato oltre il 40% nonostante la recente flessione.

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