Fisco e contabilità

Geometri, obiettivo laurea professionalizzante entro il prossimo anno

di Giuseppe Latour

Comporre il mosaico della laurea professionalizzante entro il prossimo anno. Allineando due elementi: la pubblicazione del decreto del ministero dell’Istruzione che formalizzi la nuova classe di laurea a orientamento professionale (L-P01: professioni tecniche per l’edilizia e il territorio) e l’approvazione di una legge che abiliti chi compie questo percorso ad iscriversi direttamente all’albo dei geometri, senza altri passaggi.

Il 45esimo Congresso nazionale organizzato dal Consiglio nazionale geometri e dalla Cassa geometri, parte oggi a Bologna e andrà avanti fino a sabato guardando verso questo orizzonte. Come spiega il presidente del Consiglio nazionale, Maurizio Savoncelli.

Presidente, oggi per la categoria si apre un appuntamento programmatico...

È vero. Siamo all’inizio di un nuovo mandato e vogliamo costruire un percorso per il futuro, partendo soprattutto dai giovani. Abbiamo preparato un’iniziativa specifica per gli under 35. E intendiamo ribadire la nostra funzione sociale. Siamo figure di riferimento, in tutto il paese, per le amministrazioni e per i cittadini.

Parlando di giovani, la laurea professionalizzante è da tempo una sua battaglia.

Si tratta di un processo iniziato nel 2016. Oggi ci sono corsi sperimentali partiti in tutta Italia che stanno già portando i primi laureati triennali. Ci manca, però, ancora qualche tassello.

Quale?

A dicembre del 2018 il Consiglio universitario nazionale ha approvato le nuove classi di laurea e per noi è stata istituita la L-P01. Quel provvedimento è sul tavolo del ministro. Aspettiamo l’emanazione di un decreto che istituisca queste nuove classi.

Poi?

L’auspicio è che il parlamento approvi una legge che renda questa nuova laurea abilitante: in questo modo diventerà l’unica strada di accesso alla professione. Il terzo anno sarà completamente di tirocinio, fatto negli studi di geometri esperti. Al momento ci sono due progetti di legge depositati, uno ha come prima firmataria Flavia Simona Malpezzi e l’altro il senatore Mario Pittoni.

Che tempi prevede?

L’auspicio è di arrivare all’anno accademico 2020-2021 con un assetto completamente nuova. Avviando la fase transitoria che porterà la laurea ad essere l’unica modalità di accesso alla nostra professione nel giro di qualche anno.

Non è la prima volta che lei fa questa proposta alla politica. Cosa le fa pensare che il clima sia cambiato?

Penso che adesso sia finalmente matura. Come tutti i percorsi innovativi, ci vuole del tempo perché guadagni il consenso necessario. Oggi c’è una considerazione favorevole considerazione da parte di tutti i gruppi politici.

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