Appalti

Iran/1. Condotte-Itinera e Pessina, accordi per 5 miliardi con il governo persiano

di Alessandro Arona

Nell'ambito dei 17 miliardi di accordi commerciali Italia-Iran firmati in questi giorni spiccano i circa 5 miliardi che riguardano direttamente i costruttori.
Si tratta in entrambi i casi di accordi con imprese locali e con organi o enti del governo iraniano. Per ora non si fanno gare d'appalto in Iran, si vince con il curriculum e i rapporti personali.

Condotte e l'impresa del Gruppo Gavio Itinera hanno firmato congiuntamente protocolli di intesa (memorandum of understanding, m.o.u.) con alcune fra le principali società di costruzioni iraniane per lo sviluppo congiunto di grandi progetti infrastrutturali ed in particolare nei settori trasporti/ferrovie per un valore complessivo di circa 4 miliardi di euro.
«Quello raccolto da Condotte - sostiene Duccio Astaldi, Ad della società - è un accordo che vale più di 4 miliardi di euro, secondo solo a quello stipulato da Teheran con Saipem: un risultato sicuramente importante, ma per noi è anche un punto di partenza per andare in aree limitrofe».
L'Iran - ricorda - «ha varato un importante piano di sviluppo delle infrastrutture che vale decine di miliardi di euro. C'e' tantissimo da fare sul fronte dei porti, delle infrastrutture ferroviarie e stradali: molte operazioni poi verranno fatte in partneratiato pubblico-privato. Ma non dimentichiamo lo sviluppo di intere aree di real estate e la sanità».
L'accordo, sottolinea, «è il risultato di un lavoro lungo fatto con il partner Itinera e gli interlocutori iraniani, e che si fonda sul nostro fortissimo know how su ferrovie e Alta velocità». Un programma quest'ultimo, sottolinea Astaldi, «che quindi non solo ha portato benefici ai viaggiatori italiani ma ci ha dato una capacità tecnologica per competere sui mercati esteri».
Astaldi ribadisce, nel muoversi su un mercato particolare come quello iraniano, «l'importanza dei rapporti personali, che gli italiani hanno sempre affiancato alla capacità tecnologica». L'ad ricorda poi il valore della formazione della forza lavoro locale, un aspetto che ha il suo peso nella costruzione di un rapporto bilaterale: «Noi non siamo come i cinesi: con noi si formano intere generazioni di quadri e lavoratori, cerchiamo sempre di far crescere le risorse locali». «Bisogna essere molto presenti, non si riesce a entrare in un paese per corrispondenza. Poi - conclude - non dimentichiamo che noi di Condotte abbiamo realizzato l'ultimo grande lavoro in Iran , il porto di Bandar-Abbas. E anche questo lascia buoni ricordi da entrambe le parti».

Circa Pessina Costruzioni, i due memorandum (con il Ministero della Sanità iraniano e la fondazione Zeynab Kobra) hanno per oggetto la costruzione e gestione, in project financing, di cinque ospedali, per complessivi tremila posti e letto e circa 940 milioni di euro di investimento. «Sì, per ora non ci sono gare sul mercato iraniano - spiega l'Ad di pessina Costruzioni, Guido Stefanelli - ha pagato il nostro know how e la nostra capacità di buttarci subito sul nuovo mercato, aprendo una sede a Teheran subito dopo l'accordo sul nucleare, nell'estate scorsa».

Della partita vogliono essere anche le Pmi dell'edilizia, guidate negli incontri dei giorni scorsi da Gerardo Biancofiore, presidente del Gruppo Pmi Internazionale dell'Ance, che saranno presenti alla missione Confindustria-Governo italiano in Iran dall'8 al 10 febbraio prossimi. « Le Pmi italiane del mondo dell'edilizia e delle costruzioni - dice Biancofiore -sono pronte ad affrontare la sfida del mercato iraniano che oggi si riapre grazie alla fine dell'embargo. Saranno tante le aziende italiane a partecipare a febbraio alla missione del Governo in Iran dedicata ai settori delle infrastrutture e costruzioni ed Oil&Gas che vedrà la partecipazione del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio».

«Per le medie imprese - spiega Biancofiore - stiamo concentrando il ragionamento su edilizia sanitaria, manutenzione di autostrade e ferrovie. Le Pmi italiane di costruzione devono però fare i "compiti a casa", cioè accorparsi per potere competere su un mercato interessante e in crescita, ma che attrae anche altri competitor europei e cinesi».
«Obiettivi della missione di febbraio - spiega - sarà firmare accordi con il governo per partnership con imprese locali volte a realizzare specifiche commesse. Per ora di gare non se ne fanno».

«Il Ministro della Sanità dell' Iran Seyed Hassan Qazizadeh Hashemi e tutte le autorità presenti - racconta Biancofiore - sono rimasti piacevolmente colpiti dal Policlinico Gemelli come modello di ospedale di eccellenza». Biancofiore ha guidato ieri con il management sanitario la delegazione iraniana in una visita riservata al Policlinico Gemelli. «Le autorità iraniane sono fortemente interessate alla costruzione di nuovi ospedali con le più innovative tecnologie, in questi rientra anche il primo ospedale specializzato nucleare, e per poter rappresentare al meglio la capacità e il knowhow delle nostre imprese operanti nel settore ospedaliero abbiamo scelto di fargli visitare il Gemelli».
Alla visita al Gemelli è seguito un incontro in Ance nel quale il Ministro e le autorità iraniane hanno incontrato le principali imprese italiane operanti nel settore ospedaliero.

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