Fisco e contabilità

Ingegneri: 23mila assunzioni previste nel 2015, dato più alto dall'inizio della crisi

di Giuseppe Latour

Oltre 23mila assunzioni previste nel 2015, dato più alto dal 2008. Il Congresso nazionale degli ingegneri, in chiusura oggi a Venezia, porta una buona notizia per i giovani ingegneri che stanno cercando lavoro in aziende private: l'anno in corso sarà per loro il migliore dall'inizio della crisi. Lo dice l'analisi del Centro studi del Cni che, però, passando agli infrarossi la situazione lavorativa dei professionisti italiani non porta solo novità positive. Anzi. Dall'altra parte della barricata, la tendenza per i liberi professionisti è ancora molto negativa: è per effetto delle loro difficoltà che il reddito di categoria si prepara a subire l'ottavo anno consecutivo di calo, tornando addirittura ai livelli del 2003.

Le domande di assunzione
L'analisi del Centro studi parte dai lavoratori dipendenti. E punta su un dato molto positivo. La domanda di assunzione di profili ingegneristici in Italia, nel corso del 2015, raggiungerà un picco che ci riporta indietro al periodo precedente la crisi. Le imprese assorbiranno 23.380 professionisti, su un totale di 237mila ingegneri impiegati nel privato. Era dal 2008 che non c'era una tendenza così positiva. Da allora, per dare un'idea del salto, ci si era tenuti tra le 15mila e le 20mila unità, al massimo.
Il profilo più richiesto sarà quello di ingegnere elettronico o dell'informazione: in questo campo ci saranno, complessivamente, 9.700 assunzioni. Sintomo che la nostra manifattura è ormai sempre più intrecciata con l'information technology. Poco dietro, ci sono gli ingegneri industriali, che toccheranno quota 7mila assunzioni. Mentre per gli ingegneri civili ci saranno 2mila nuovi posti.

Indicatore positivo per il Pil
Numeri che, per il direttore del Centro studi Massimiliano Pittau, possono essere letti allargando il tiro: «Queste cifre ci dicono che il paese sta ripartendo. Le assunzioni di ingegneri nel privato sono un indicatore molto significativo dello stato di salute dell'economia. Una spinta positiva è arrivata certamente anche dal Jobs act». Una prospettiva condivisa da Marco Gay, presidente dei Giovani imprenditori di Confindustria: «È certo che ormai si possa parlare in maniera seria di ripartenza. E la ripresa è la base sulla quale le imprese possono fare investimenti, partendo proprio dal capitale umano. Le maggiori assunzioni di ingegneri vanno lette in questo senso«.

La sofferenza dei liberi professionisti
Se il lavoro dipendente dà segni di vitalità, dall'altra parte della barricata i 103mila ingegneri liberi professionisti danno molto chiaramente segni di forte sofferenza. Secondo le analisi del Centro studi, tra di loro il 38% stima che il 2015 si chiuderà con un reddito più basso di quello del 2014. «Sarà l'ottavo anno consecutivo di calo del loro fatturato», dice ancora Pittau. Per effetto di questa tendenza, tra il 2008 e il 2014 il volume d'affari complessivo della categoria è calato del 19%, tornando ai volumi del 2003. E sono sempre meno i giovani che scelgono di fare la libera professione. Il tasso di incremento degli ingegneri si è progressivamente ridotto in questi anni: nel 2010, rispetto all'anno precedente, ad esempio l'incremento era stato del 4,6, nel 2013 è stato del 2,1% e nel 2014 dello 0,4 per cento. Segno che questo tipo di lavoro è sempre meno attrattivo, soprattutto tra gli under 35. «Se gli ingegneri con meno di 35 anni neo iscritti ad Inarcassa erano poco più di 4.000 nel 2005 – dice il Centro studi -, nel 2014 si sono attestati a circa 2.700 unità».

Decisiva la partita dei minimi
La lettura del direttore, allora, va in due direzioni. "In generale, prevediamo che i segnali positivi sul fronte del lavoro dipendente portino il tasso di disoccupazione sotto il 6% attuale. Entro la fine del 2015, ci aspettiamo che arrivi ad essere meno del 5 per cento". Le partite Iva, però, in questo contesto sono destinate a soffrire ancora. «In questi ultimi anni – dice ancora Pittau - è mancata una politica di sostegno alla libera professione da parte del Governo. Per i nostri iscritti adesso è fondamentale soprattutto alleggerire la tassazione. Saranno centrali le decisioni in arrivo sui minimi. Speriamo che non venga replicato il caos dello scorso anno, quando l'esecutivo ha rivisto il sistema più volte».

Queste tendenze vengono analizzate anche dal presidente di Inarcassa, Giuseppe Santoro: «È vero che le nuove iscrizioni sono in sofferenza, ma bisogna pensare anche a un altro aspetto. Oggi la professione di ingegnere sta cambiando. Ci sono molti professionisti che lavorano senza nemmeno avere la partita Iva. Quindi, la laurea in ingegneria è ancora molto utile nel mondo del lavoro».

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