Urbanistica

Risanamento, accordo con Lendlease su Santa Giulia

Il gruppo italiano cede la propria quota (50%) nella società InTown. Nel complesso sorgerà il nuovo quartier generale di Saipem

di Paola Dezza

La joint venture siglata tra Risanamento e Lendlease ha raggiunto il suo scopo e adesso la palla passa al colosso australiano per l'esecuzione dei lavori.

Si inquadra in questo contesto la cessione da parte di Risanamento della propria quota di partecipazione (50%) per 23,45 milioni di euro nella società InTown, che sviluppa gli edifici Spark One e Spark Two. I due edifici sorgeranno davanti alla sede di Sky, che sempre Lendlease ha acquistato mesi fa per 262,5 milioni di euro.

«L'acquisizione di InTown rappresenta un importante avanzamento dell'intero progetto di Milano Santa Giulia e per Lendlease in Italia. L'operazione ci permette di consolidare la nostra posizione nel business district e ivi replicare il nostro modello integrato di sviluppo, ove la realizzazione è accompagnata alla creazione di prodotti di investment & asset management» commenta Andrea Ruckstuhl, Head of Italy and Continental Europe di Lendlease.

«Con il contratto preliminare di locazione con Saipem, che nelle future torri avrà il suo headquarter, abbiamo raggiunto l'obiettivo della valorizzazione dei lotti sud del complesso Santa Giulia, adesso ci concentreremo sulla parte nord del progetto» dichiara Davide Albertini Petroni, direttore generale di Risanamento.

A questo punto MSG, Milano Santa Giulia, controllata di Risanamento, proseguirà quindi nel percorso di sviluppo dell'area dove sorgerà l'Arena, per la quale è stato scelto il nome PalaItalia, che ospiterà alcune gare delle Olimpiadi Invernali Milano Cortina 2026. I colloqui con Comune e Regione vanno avanti ed è probabile che la variante venga approvata tra settembre e dicembre 2020.

Si lavora intanto per realizzare la nuova sede Saipem in quello che sarà il primo quartiere certificato LEED Neighborhood in Italia. Spark One e Spark Two sono due edifici direzionali per un totale di circa 52.000 mq, di cui circa 50.000 mq destinati ad uso uffici e circa 2mila mq destinati ad attività commerciali. Di questi Saipem occuperà circa 43.500 mq di uffici (inclusa un'area mensa) e annessi parcheggi, ovvero l'intera porzione ad uso uffici di Spark One e un'ampia porzione dell'edificio Spark Two. Il colosso del gruppo Eni lascerà, quindi, San Donato, complesso che fa capo ai fondi di Dea Capital, e sposterà a Santa Giulia 3mila dipendenti. La restante porzione ad uso uffici di Spark Two (pari a circa 6.500 mq), così come le aree destinate ad attività commerciali, sono in fase avanzata di commercializzazione.

Le trattative sono state lunghe e complesse, per chiudersi a un canone di mercato, anche perché Saipem ha scelto di valutare come riferimento anche altre opportunità, come quella di un terreno di Generali vicino allo sviluppo di Santa Giulia.

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