Appalti

Appalti e tangenti, 36 indagati e altri 19 arresti per opere Anas truccate

di M.Fr.

Sono 36 gli indagati nell'ambito dell'operazione della Guardia di finanza, denominata «Dama Nera 2», che ha portato a 19 arresti di imprenditori e funzionari e ad individuare «nuovi episodi illeciti» addebitati allo stesso gruppo disarticolato nell'ottobre 2015.
Dalle indagini che hanno portato all'operazione «Dama Nera 2», eseguita dalla Guardia di Finanza, è emerso «un marciume diffuso all'interno di uno degli enti pubblici più in vista nel settore economico degli appalti». È quanto scrive il gip del Tribunale di Roma nell'ordinanza di custodia cautelare.
Secondo il giudice il quadro che si è presentato agli investigatori è reso ancora più «sconvolgente» dalla facilità di intervento del sodalizio per eliminare una penale, aumentare interessi e facilitare il pagamento di riserve nonché, ancora più grave, far vincere un appalto ad una società «amica», a discapito di altre risultate più meritevoli.

L'elenco completo degli arrestati
Sulle 19 le ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip di Roma: 16 ai domiciliari e tre in carcere. Molti dei destinatari sono soggetti già colpiti dai provvedimenti dell'ottobre scorso e nei loro confronti vengono ipotizzati i reati di corruzione per l'esercizio della funzione e per atto contrario ai doveri d'ufficio, turbata libertà degli incanti, autoriciclaggio, favoreggiamento personale, truffa. In carcere sono finiti Oreste De Grossi, Giovanni Parlato e Sergio Lagrotteria; gli arresti domiciliari sono invece stati disposti per la Dama Nera, Antonella Accroglianò, Concetto Bosco Lo Giudice, Emiliano Cerasi, Giuseppe Colafelice (attualmente all'estero), Francesco Domenico Costanzo, Antonino Ferrante, Vincenzo Loconte, Carmelo Misseri, Andrea Musenga, Elisabetta Parise, Giuseppe Ricciardello, Vito Rossi, Giovanni Spinosa, Paolo Tarditi, Antonio Valente, Sergio Vittadello.

Al deputato forzista Marco Martinelli si contesta una tangente di 10mila euro
Nell'ambito dell'inchiesta sugli appalti Anas che stamane ha determinato misure cautelari nei riguardi di 19 persone, per il deputato di Forza Italia Marco Martinelli sono stati ipotizzati i reati di turbativa d'asta e corruzione. In particolare al parlamentare componente della settima commissione Ambiente, territorio e lavori pubblici che attribuisce la possibilità «di poter garantire la nomina di un presidente di gara che non fosse ostile all'impresa». A Martinelli si contesta d'essere intervenuto nell'appalto riguardante la Strada centrale sicula statale 117 e i lavori in corrispondenza dello svincolo con la Strada statale 20 e quello per Nicosia Nord. Per questo suo intervento avrebbe ricevuto 10mila euro nonchè la promessa di un ulteriore somma di denaro di 270mila euro che avrebbe poi suddiviso con due dei principali imputati, uno dei quali Antonella Accroglianò conosciuta come `la dama nera´ ed ex funzionaria dell'Anas.

Tra i nuovi arrestati c'è un solo dipendente dell'Anas
Tra le 19 persone arrestate dalla Guardia di Finanza nell'ambito della seconda tranche dell'indagine «Dama nera», c'e' un solo dipendente dell'Anas, Elisabetta Parise, gia' oggetto nei mesi scorsi di trasferimento. Lo precisa un comunicato dell'Anas in cui si specifica ancora che «altri 5 ex-dipendenti sottoposti a provvedimenti cautelari (Antonella Accrogliano', Oreste De Grossi, Antonino Ferrante, Sergio Lagrotteria, Giovanni Parlato) erano gia' stati tempestivamente licenziati da Anas e un altro dipendente (Antonio Valente, non arrestato durante la prima fase delle indagini) non fa piu' parte degli organici dell'Azienda dal primo gennaio 2016». Anas rende infine noto di aver «gia' richiesto alla Procura di Roma gli atti dell'indagine per poter espletare in tempi rapidi tutte le azioni ritenute necessarie a tutela dell'Azienda, eventualmente fino al licenziamento».

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