Urbanistica

Riforma Pa, 30 giorni in più per il silenzio-assenso dei sovrintendenti dopo la protesta dei Beni Culturali

di Giuseppe Latour

Un mese in più per il silenzio assenso degli atti più delicati della Pa. L'Aula di Montecitorio ha dato via libera all'estensione a 90 giorni, rispetto ai 60 iniziali, del termine del «silenzio assenso» in materia di tutela ambientale, paesaggistico-territoriale, dei beni culturali e della salute dei cittadini, per andare incontro alle richieste fatte dal Mibact. Sono le ultime modifiche per il testo, già approvato dal Senato, che nelle prossime ore sarà licenziato in seconda lettura dalla Camera. Il voto è atteso nella giornata di giovedì.

La modifica più importante di ieri prevede l'estensione a novanta giorni (dagli iniziali sessanta) del termine per far scattare il meccanismo del silenzio assenso nelle questioni che coinvolgono amministrazioni pubbliche in materia di ambiente e beni culturali. La delega, nella versione uscita dalla commissione Affari costituzionali, prevede che il via libera, in caso di mancata risposta della Pa, scatti dopo 30 giorni nelle ipotesi ordinarie nelle quali sono previsti «assensi, concerti o nulla osta comunque denominati di amministrazioni pubbliche, per l'adozione di provvedimenti normativi e amministrativi di competenza di altre amministrazioni pubbliche».

Queste regole «si applicano anche ai casi in cui è prevista l'acquisizione di assensi, concerti o nulla osta comunque denominati di amministrazioni preposte alla tutela ambientale, paesaggistico-territoriale, dei beni culturali e della salute dei cittadini». La legge, però, per tutelare i particolari interessi in gioco, prevede in questi casi un termine più lungo: sessanta giorni «dal ricevimento della richiesta da parte dell'amministrazione procedente». Questa impostazione non è piaciuta al Mibact, che l'ha bocciata attraverso una mozione con la quale il Consiglio superiore dei beni culturali, presieduto da Giuliano Volpe, ha espresso «grande preoccupazione e decisa contrarietà». Montecitorio ha prontamente risposto alla sollecitazione e ha concesso un mese in più per la formazione del silenzio assenso.

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