Fisco e contabilità

Siope+, cade l'obbligo della comunicazione mensile delle scadenze delle fatture alla Pcc

di Patrizia Ruffini

Gli enti che inseriscono la scadenza della fattura nell'ordinativo informatico di pagamento sono già liberati dall'obbligo di trasmettere le informazioni sui debiti scaduti entro il 15 di ogni mese, senza dover aspettare la data del 1° gennaio 2021 prevista dal decreto fiscale collegato alla manovra 2020. Ad aprire la strada a questa interpretazione favorevole agli enti è il gruppo tecnico Ragioneria generale dello Stato e Anci (nota pubblicata sul sito Anci), costituito con l'obiettivo di definire strumenti per agevolare l'allineamento della Pcc e di mettere a punto le procedure di raccordo fra Pcc, Siope+ e sistemi contabili locali, così da garantire un'alimentazione della piattaforma automatica e con il minimo intervento manuale.

Il nuovo obbligo di inserire la scadenza
L'articolo 50, comma 3 del Dl 124/2019 prevede che, entro il 1° gennaio 2021, le amministrazioni pubbliche presenti nell'elenco formato dall'Itat che si avvalgono dell'Ordinativo informatico di pagamento (Opi), sono tenute a inserirvi la data di scadenza della fattura. A decorrere dalla stessa data viene meno per le stesse amministrazioni l'obbligo di comunicare mensilmente sulla Pcc i dati relativi ai debiti commerciali non estinti e scaduti, previsto dall'articolo 7-bis, comma 4, del Dl 35/2013. Quest'ultima norma aveva infatti introdotto, a partire dal 1° luglio 2014, l'adempimento per le amministrazioni pubbliche di comunicare alla Pcc , entro il 15 di ciascun mese, «i dati relativi ai debiti non estinti, certi, liquidi ed esigibili per somministrazioni, forniture e appalti e obbligazioni relative a prestazioni professionali, per i quali, nel mese precedente, sia stato superato il termine di decorrenza degli interessi moratori di cui all'articolo 4 del decreto legislativo 9 ottobre 2002, n. 231, e successive modificazioni».

Avvio anticipato
Gli enti che intendono già adeguarsi alla nuova previsione normativa, inserendo la data di scadenza delle fatture nell'apposito campo del file Opi, devono tener conto, sottolinea la nota, che questa data si riferisce alla scadenza della fattura attualmente comunicata alla Pcc attraverso la comunicazione mensile e non alla scadenza indicata dal fornitore nel file fatturaPa, così come ricevuto dal sistema di interscambio. Occorrerà dunque verificare, anche mediante l'eventuale coinvolgimento della software-house, che la data da inserire nell'Opi sia la data di scadenza effettiva e non quella indicata dal fornitore.

I quesiti degli enti
Il gruppo ha preso poi in esame le numerose richieste di chiarimento pervenute dai molti Comuni che inseriscono già la data di scadenza fattura, valorizzando correttamente il tag «data_scadenza_pagam_siope» del file xml Opi. Il loro dubbio è infatti se possono considerarsi da subito liberati dal vincolo di effettuare la comunicazione. Pongono analoga domanda anche gli enti che vorrebbero adeguarsi alla novità prima del 1° gennaio 2021.
Come risposta il gruppo ritiene che la decorrenza della cessazione dell'obbligo di effettuare la comunicazione di cui all'articolo 7-bis, comma 4, del Dl 35/2013, debba intendersi fissata alla data, precedente o al più tardi coincidente con il 1° gennaio 2021, a partire dalla quale l'ente ha avviato la valorizzazione del campo «data_scadenza_pagam_siope» del file xml corrispondente all'ordinativo. Da quella data, infatti, l'ente che smette di trasmettere le informazioni sui debiti scaduti entro il 15 di ogni mese, trasferendo con regolarità alla piattaforma tutte le informazioni che rendono ridondante la stessa comunicazione, agisce in maniera conforme allo spirito semplificatorio delle nuove previsioni.

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