Imprese

Fiumicino/1, scalo di nuovo in tilt: dopo il rogo il black out elettrico - Riggio (Enac): «Serve più manutenzione»

di Nicoletta Cottone

Fiumicino di nuovo in tilt. Dopo il rogo di mercoledì che ha devastato la pineta di Focene, riempito di fumo le piste, bloccato i decolli e limitato gli atterraggi, ieri mattina è stata la volta di un black out che ha paralizzato lo scalo. Nuovi disagi per i passeggeri, dunque, per la mancanza di corrente causata da un corto circuito a una cabina elettrica di media tensione.

Nei venti minuti di black out si sono bloccati alcuni ascensori, due persone, rimaste chiuse in un elevatore, sono state liberate dai vigili del fuoco e altre due sono state soccorse all'interno dell'area partenze del Terminal 1, dove per lungo tempo è rimasta spenta l'aria condizionata. Secondo Adr per la mancanza di energia «si sono registrati pochi disagi, in quanto molte attività operative hanno continuato a funzionare anche durante il black out».

Il guasto si è, però, inserito nella complessa situazione creata dal rogo di mercoledì, che ha carbonizzato la pineta di Focene, con voli soppressi, forti ritardi, esplosioni di rabbia da parte dei passeggeri e lo scalo trasformato in un bivacco per i viaggiatori in attesa. Ancora nella mattinata di ieri si sono registrati gravi ritardi, con conseguenti disagi per i passeggeri pronti per le vacanze.

Incandescente, dunque, la situazione nello scalo, con Alitalia che minaccia di abbandonare Fiumicino e Ryanair che si dice pronta a subentrare. «Le compagnie tradizionali, tra cui Alitalia principale vettore su Roma Fiumicino - secondo Enac - dovrebbero superare i ritardi nell'arco della giornata».

Più complessa la situazione delle compagnie low cost soprattutto sul fronte della riprotezione dei passeggeri. Particolarmente critica la situazione della compagnia spagnola Vueling che ha cancellato numerosi voli e per la quale Enac «ha preso contatti con l'omologa autorità per l'aviazione civile spagnola proprio in merito ai disservizi». L'autorità spagnola ha assicurato che «interverrà sulla compagnia affinchè vengano risolti al più presto i disservizi che stanno coinvolgendo numerosi passeggeri».

Al Terminal 3 si è sfiorata la rissa, con viaggiatori esasperati per le cancellazioni di 5 voli della compagnia spagnola, che hanno lasciato a terra 900 persone. Sono partiti cori («Vergogna, vergogna»), intonati da un centinaio di persone in attesa dinanzi alle biglietterie. La situazione è tornata sotto controllo solo dopo l'intervento dei Carabinieri. A tre minorenni non accompagnati in arrivo mercoledì da Genova con Vueling e diretti a Catania era stato promesso che avrebbero trovato a Roma navetta e albergo per passare la notte in attesa del volo per la Sicilia. Solo l'intervento di un'amica della mamma di uno dei quindicenni ha consentito ai ragazzi di essere ospitati nella Capitale da privati. E ieri mattina all'aeroporto la sorpresa: sul volo, poi partito alle 16, erano imbarcati in due e non in tre. Il terzo sarebbe dovuto partire venerdì alle 22,30. «Solo le mie forti proteste con Adr e Vueling - ha raccontato Adriana Anceschi - hanno consentito ai ragazzi di ripartire tutti e tre insieme per Catania».

Ma le proteste si sono sprecate: «Diteci cosa dobbiamo fare, siamo esasperati. Chiamate i responsabili, è da stamattina che siamo qui in fila, fatela finita», urlava uno dei passeggeri diretto a Palermo. «Quello che sta succedendo è ai limiti del reale», gli ha fatto eco un uomo che sarebbe dovuto partire alla volta di Praga.

«Persiste una situazione di criticità nonostante tutti gli operatori presenti in aeroporto stiano continuando a lavorare a pieno regime per contenere i ritardi ai numerosi passeggeri che utilizzano il trasporto aereo per i propri spostamenti in questi giorni», ha riferito l'Enac. «Serve un maggiore rinforzo di personale per le riparazioni e la manutenzione dello scalo», ha sottolineato il presidente, Vito Riggio. «Occorre una vigilanza costante e continua di tutti gli apparati. Adr deve supplire alle carenze di qualche handler in difficoltà».


Intanto sul fronte dell'incendio alla pineta di Focene non tramonta l'ipotesi del rogo doloso, ma secondo il Corpo forestale che indaga su delega della procura di Civitavecchia, tutto sarebbe partito da un mucchio di rifiuti lasciato sul bordo di via del Pesce Luna, un'area fortemente degradata e disseminata di rifiuti abbandonati, domestici e industriali. Poi le fiamme, complice il forte vento, si sarebbero propagate, come la Forestale ha riferito nel corso di una riunione al procuratore di Civitavecchia Gianfranco Amendola. «Si attende l'esito degli ulteriori accertamenti» per determinare la natura dolosa del rogo.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©