Urbanistica

Siemens investe su Milano, piano di riqualificazione nel quartiere Adriano

di S.Mo.

È una multinazionale, la Siemens, ad aiutare la riqualificazione del quartiere Adriano di Milano, una delle prime cinque zone individuate dalla giunta Sala per avviare il progetto di recupero delle periferie.

L’azienda tedesca del settore informatico e infrastrutturale ha spostato la propria base operativa in un’unica area della città, che si estende per 32mila metri quadrati, per un investimento complessivo di 50 milioni. Oggi la presentazione ufficiale dei nuovi edifici dove già sono impiegati 1.800 addetti (è la sede più importante d’Italia), che mediamente producono ogni anno oltre 2 miliardi di fatturato. Siemens ha realizzato strutture ad alto livello di sostenibilità, con zone verdi (utilizzabili in prospettiva nel fine settimana anche dagli abitanti), serre, una palestra e un campo di calcetto regalato alla cittadinanza.

La concezione della struttura si basa sulla nuova idea di lavoro “libero”: «non più un luogo di impiego, ma luogo di incontro», sottolinea il ceo di Siemens Italia, Claudio Picech. Gli edifici sono in open space, divisi da vetrate luminose, con in mezzo sale riunioni utilizzabili in modo libero e autogestito. Gli orari rigidi sono stati aboliti, perché ognuno, con la formula sindacalmente prevista dello “smart working”, può gestirsi luogo e orario di lavoro, compatibilmente all’organizzazione individuata dal capo ufficio, sulla base delle esigenze di ogni team. «Non abbiamo riscontrato problemi di produttività; anzi, venire in ufficio è un piacere. I cosiddetti “furbetti”, se ci sono, riuscirebbero a raggirare anche un’organizzazione ferrea, non è questo il problema». Nell’azienda l’età media è di 46 anni, ma è in progressivo abbassamento.

Dal punto di vista energetico, gli edifici Siemens sono autosufficienti, grazie all’utilizzo dell’acqua di falda e del fotovoltaico: non solo non sfrutta energia dall’esterno, ma spesso riesce ad immettere nel sistema l’energia verde autoprodotta e non utilizzata (non messa in vendita ma regalata). La microrete intelligente Siemens ha una capacità complessiva di 1 megawatt. L’obiettivo è la riduzione di emissioni di CO2 del 50% entro il 2020, arrivando a zero emissioni entro il 2030. Siemens è impegnata da tre anni in questo programma di sostenibilità ambientale, con una serie di interventi di efficientamento energetico che hanno dimezzato il fabbisogno di energia fino a raggiungere circa 1100 Tep (l’unità di misura che indica le tonnellate equivalenti di petrolio). Anche l’impiego dell’acqua punta al basso impatto ambientale: per lavare, ad esempio, viene usata quella non potabile.

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