Fisco e contabilità

Decreto Sostegni, esenzione sull'occupazione di suolo pubblico fino al 30 giugno

Prorogato fino al 31 dicembre 2021, invece, il regime semplificato autorizzativo

di Pippo Sciscioli

Nuova moratoria per bar, ristoranti e pizzerie per occupare con sedie, tavolini, ombrelloni, dehors, banchi, lo spazio pubblico prospiciente le proprie attività. L'articolo 30 del Decreto Sostegni, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, proroga fino al 30 giugno 2021 la possibilità (già prevista fino al 31 marzo dal Decreto Ristori 137/2020) per pubblici esercizi di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande e operatori dei mercati di richiedere ai Comuni l'autorizzazione per l'occupazione di suolo pubblico per sistemare elementi mobili di arredo a servizio delle proprie attività senza pagare il canone patrimoniale di concessione.

La disposizione prevista dal Governo Draghi, in continuità con le precedenti del Governo Conte, riconferma la misura di sostegno già prevista in favore di queste due categorie di imprese fino alla fine del prossimo mese di giugno: non è esclusa, tuttavia, in relazione all'evolversi della curva epidemiologica del Covid 19 e per fronteggiare le ricadute negative subite da questi operatori economici, una successiva e ulteriore possibile proroga anche dopo la fine dell'estate.

A differenza però delle precedenti, la nuova norma diversifica la proroga per le procedure semplificate volte al rilascio delle nuove concessioni per l'occupazione di suolo pubblico o di ampliamento delle superfici già concesse, spostata invece fino al 31 dicembre 2021.

In virtù della differenziazione delle proroghe previste dal Decreto Sostegni, nei dettagli la novella normativa stabilisce che:
1) è prorogato fino al 30 giugno 2021 - in favore delle imprese di pubblico esercizio di somministrazione di alimenti e bevande e di quelle del commercio su aree pubbliche (ambulanti e operatori di mercati e fiere) - l'esonero dal pagamento del canone di concessione per l'occupazione delle aree e degli spazi pubblici in base all'articolo 1, commi 837 e seguenti della legge 160/2019. Per il ristoro ai Comuni delle conseguenti minori entrate derivanti, il fondo già istituito viene raddoppiato a 165 milioni di euro per l'anno 2021;
2) è prorogato fino al 31 dicembre 2021, invece, il regime semplificato autorizzativo per l'occupazione di suolo pubblico (o l'ampliamento di superfici già concesse) in favore di bar, ristoranti, pizzerie, bracerie, tavole calde, birrerie, caffè, attività similari all'interno di sale da ballo, sale da gioco, pubblici spettacoli, stabilimenti ma non anche in favore delle attività delle gastronomie artigianali, come pizzerie d'asporto, pasticcerie, gelaterie svolte non in forma di pubblico esercizio. Quest'ultima procedura prevede che:
a) la domanda per il rilascio dell'autorizzazione va presentata da parte degli esercenti interessati in via telematica all'ufficio comunale competente, cioè lo Sportello Unico perle Attività Produttive, corredata della sola planimetria che indichi lo spazio pubblico occupato;
b) la stessa domanda è esente dal pagamento dell'imposto di bollo;
c) per la posa in opera di tavolini, sedie, ombrelloni, pedane e dehor su piazze, vie, strade, spazi di interesse culturale e paesaggistico, non è necessaria l'acquisizione dell'autorizzazione paesaggistica da parte del Comune in base all'articolo 146 del Dl.gs 42/2004 (Codice Urbani) o, in alternativa a seconda dei casi, il parere della competente Soprintendenza previsto dall'articolo 21 dello stesso Codice. Va invece acquisito comunque il parere del Settore Polizia Locale, per il doveroso rispetto del codice della strada.

Critiche alla diversificazione delle due esenzioni è stato manifestato dall'Anci il cui Presidente Antonio De Caro ha ammonito che «per consentire a chi possiede o gestisce un locale di ripartire è invece necessario esentarlo dal pagamento della tassa di occupazione del suolo pubblico fino a fine anno».

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