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Ferrovie, intesa a tre per un nuovo collegamento Francoforte-MIlano

di Lino Telizzi

Tutto è pronto per l'inaugurazione ufficiale di oggi, primo giugno, del nuovo maxi tunnel ferroviario svizzero del San Gottardo. È prevista la presenza, accanto alle autorità elvetiche, anche del premier italiano Matteo Renzi, della cancelliera tedesca Angela Merkel, del presidente francese Francois Mitterrand. L'evento del taglio dei nastri sulle Alpi è di rilievo in sé, ma alla vigilia alcuni degli attori del settore hanno dato ieri alcuni ulteriori segnali sulla volontà di potenziare i collegamenti ferroviari sul teatro europeo.

I segnali sono venuti a Lugano, in parallelo e quasi in contemporanea, da due versanti: dagli amministratori delegati delle Ferrovie di Svizzera, Italia, Germania, che hanno sottoscritto un accordo per introdurre un nuovo collegamento tra Francoforte e Milano da dicembre 2017; poi dai ministri dei Trasporti dei Paesi dell'arco alpino, che hanno ribadito l'impegno ad affrontare alcuni nodi principali. Il ministro italiano Graziano Delrio, tra l'altro, ha preso il testimone dall'omologo sloveno Peter Gaspersic, assumendo la presidenza della conferenza periodica di questi Paesi.

Renato Mazzoncini per Ferrovie dello Stato italiane, Andreas Meyer per le Ferrovie federali svizzere, Rüdiger Grube per la Deutsche Bahn, hanno firmato l'intesa sul nuovo collegamento Francoforte-Milano attraverso la Svizzera, durante una conferenza stampa convocata a margine del vertice degli amministratori delegati di tutte le aziende ferroviarie europee, che si è svolto appunto nella città ticinese. Dal vertice è uscita la conferma, attraverso una dichiarazione congiunta, della volontà di «affrontare insieme le sfide della mobilità del futuro». Gli amministratori delegati europei del settore hanno naturalmente anche discusso di come sfruttare al meglio questo nuovo tunnel ferroviario del San Gottardo, che con i suoi 57 chilometri sarà il più lungo al mondo. La nuova galleria, rilevante soprattutto per l'asse Rotterdam-Genova nel quadro dei collegamento nord-sud Europa, comincerà ad essere concretamente operativa il prossimo dicembre. Poi ci vorranno peraltro altre opere in Svizzera, in Italia, in Germania, per sfruttare appieno il potenziale del maxi tunnel e del piano elvetico AlpTransit, quello della nuova trasversale ferroviaria alpina.

I ministri dei Trasporti dei Paesi dell'arco alpino si sono incontrari pure a Lugano, con la regia della ministra svizzera, Doris Leuthard. La conferenza è stata dedicata alla sicurezza dei trasporti e alla politica di trasferimento. Nella conferenza stampa che si è svolta al termine dell'incontro il ministro Delrio ha riaffermato l'impegno del Governo italiano nella realizzazione delle opere ferroviarie necessarie, comprese quelle concordate con la Svizzera in rapporto ad AlpTransit. Delrio e Leuthard hanano tra l'altro anche firmato, sempre a margine della conferenza, un memorandum d'intesa sulla navigazione del Lago Maggiore e del Lago di Lugano, che è regolata da un accordo tra Svizzera e Italia, con concessioni in scadenza. Il memorandum prevede «l'individuazione di un piano di sviluppo a lungo termine ed eventuale collaborazioni con società private; un gruppo di lavoro congiunto elaborerà proposte in tal senso». Oggi i riflettori si accendo però sul maxi tunnel alpino.

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