Appalti

Patti per il Sud verso il traguardo: a Messina investimenti per 778 milioni

di Brunella Giugliano

Porti, snodi autostradali, scuole, impianti per i rifiuti, strade interne: c'è questo ed altro nel Patto per Messina, l'accordo siglato sabato scorso nell'ambito del Masterplan per il Sud dal Premier Matteo Renzi e dal Sindaco della città metropolitana Renato Accorinti (insieme nella foto sopra). In tutto 92 azioni che attiveranno investimenti per circa 778 milioni di euro, di cui 332 provenienti dal Fsc 2014- 2020.
Secondo il cronoprogramma tracciato dall'amministrazione comunale e concordato con il Governo, i primi 61 milioni saranno spesi entro il 2017.

«Il Patto è un importante accordo – spiega Renzi – in cui il metodo è cambiato rispetto al passato, quando si arrivava al paradosso di dovere restituire fondi europei per mancanza di progetti. C'è un patto firmato con il Governo, un patto di responsabilità, dal valore di quasi 800 milioni. E si faranno le cose che sono scritte in quel contratto. Ci controlliamo a vicenda, sindaci e Governo; poi i cittadini controllano entrambi. Questo significa che sui soldi che arrivano a Messina tutti possono controllare che cosa ne faranno e a che cosa serviranno».

Per il Sindaco Renato Accorinti, il patto è una vera rivoluzione per il messinese, largamente condivisa con i comuni ricadenti nell'area metropolitana. «Aspettavamo da tanto un giorno come questo – afferma - è una boccata d'ossigeno pura, perché si possono iniziare a fare cose fondamentali. Abbiamo avviato un percorso bello e democratico, abbiamo diviso il territorio in quattro parti e con i 108 sindaci dell'area metropolitana abbiamo concordato la strategia, non ci sono state interferenze di alcun tipo. Ognuno ha potuto programmare la propria rinascita».

Gli fa da eco l'assessore ai Lavori Pubblici, Sergio De Cola: «In stretta sinergia con le Amministrazioni locali e centrali, si è tracciato finalmente un orizzonte credibile per la città che dà risposte immediate attraverso l'apertura dei cantieri».

Scorrendo l'elenco degli interventi, oltre il 40% del piano è dedicato al capitolo "Infrastrutture" a cui sono destinate risorse per 342,6 milioni, che serviranno a migliorare la mobilità urbana ed i collegamenti con le aree interne. L'intervento più grosso, 95,4 milioni, riguarda la realizzazione dello svincolo autostradale Giostra e quello Annunziata (lotto 1 e 2), il cui progetto è stato approvato nel lontano 1997 e che nel corso degli anni ha subito diversi stop end go. Esso prevede la realizzazione di 14 viadotti principali e 2 viadotti minori, per una lunghezza di oltre 3,7 chilometri, rappresentando il collegamento indiretto tra la città e il futuro Ponte sullo Stretto.

Altro intervento, per circa 72 milioni, è la costruzione della piattaforma logistica intermodale di Tremestieri con annesso scalo aeroportuale. Ventidue milioni vanno, invece, alla manutenzione straordinaria delle strade provinciali dei centri collinari e montani e 18 milioni allo svincolo autostradale "Ali Terme".
Le restanti 30 opere di questo segmento sono tutte di piccole dimensioni, comprese in un range di finanziamento che va dai 300mila euro ai 15 milioni (svincolo autostradale di Monforte Marina). Si tratta per lo più di lavori di messa in sicurezza di assi viari secondari, molti dei quali da avviare entro il 2017.

Al capitolo "Ambiente" vanno, invece, risorse per 114,6 milioni, da impegnare per la messa insicurezza dei punti di maggior criticità, per interventi sul ciclo dei rifiuti, ma anche per la realizzazione di piste ciclabili e il recupero di zone forestali e boschive in prossimità dei centri urbani. In tutto 14 interventi tra cui spicca la sistemazione degli argini dei torrenti Landeria, Papardo, Salemi-Gesso e Ortoliuzzo, dal valore di oltre 47 milioni. In tema di difesa del suolo scatteranno, poi, le indagini per alcune frane ad Altolia e Pezzolo e sarà messo in sicurezza l'attraversamento del torrente a Portella Arena.

Ulteriori 196,3 milioni sono destinati, poi, a 23 interventi dell'Asse "Turismo e Cultura". Di questi, ben 84 milioni serviranno per la realizzazione del Porto turistico di Santo Stefano di Camastra, i cui lavori saranno avviati entro il 2017. Al Porto turistico di Sant'Agata di Militello vanno, invece, 40 milioni, mentre 34,4 serviranno per la realizzazione di un centro servizi e di parco urbano di ricucitura tra la Real Cittadella e il Porto storico. Previsti, inoltre, interventi per riqualificare e valorizzare gli spazi urbani, promuovere il turismo ambientale e paesaggistico attraverso il recupero dei borghi rurali e il risanamento di unità edilizie da destinare ad "albergo diffuso".

Le azioni strategiche inserite nell'Asse "Sviluppo economico e produttivo" valgono in tutto 91,3 milioni e comprendono la costruzione di aree attrezzate per insediamenti produttivi e piastre logistico-distributive nell'area San Filippo/Tremestrieri, oltre alla valorizzazione delle attività florovivaistiche presenti sul territorio. Sono anche previsti interventi a sostegno dell'imprenditorialità, con particolare riferimento alle categorie deboli (imprenditorialità giovanile e femminile) e la realizzazione di un porto commerciale, peschereccio e turistico nella zona tirrenico-occidentale della Città Metropolitana.

Circa 17 milioni del Patto vanno alla Sicurezza e alla Cultura della Legalità ed in particolare alla costruzione del secondo Palazzo di Giustizia. Gli ultimi 15,9 milioni sono dedicati, infine, a nove interventi minori di edilizia scolastica e sportiva e ai servizi per l'inclusione sociale nelle periferie: prevista la verifica sismica di edifici scolastici; il completamento della palestra di Mili, dove nasceranno due campi da tennis, e il miglioramento degli spazi aggregativi e sportivi nei quartieri cittadini.

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