Urbanistica

Strada dei Parchi, legittimo affidare i lavori di manutenzione «in house»

Lo ha stabilito il Tribunale del Riesame di Teramo, che ha annullato anche il sequestro di 21,8 milioni di euro disposto dalla Procura di Chieti nell’ambio dell’indagine sulla sicurezza dei viadotti

di Marco Morino

Strada dei parchi, la società concessionaria delle tratte autostradali A24 e A25 (Roma-L’Aquila-Teramo e Roma-Pescara), è legittimata ad affidare in house, cioè a società infragruppo, i lavori di manutenzione lungo le tratte di competenza. Lo ha stabilito il Tribunale del Riesame di Teramo, che ha annullato anche il sequestro di 21,8 milioni di euro (su un totale di 26,7 milioni) disposto dalla Procura di Chieti nell’ambio dell’indagine sulla sicurezza dei viadotti lungo le autostrade A24 e A25. Strada dei parchi è interamente controllata dal gruppo Toto, mentre la società infragruppo titolare dei lavori di manutenzione è la Toto costruzioni Spa. Unendo il versante tirrenico a quello adriatico, la A24 e la A25 svolgono una fondamentale funzione strategica per il Centro Italia.

Dopo il crollo del ponte Morandi, a Genova nell’agosto 2018, la questione della sicurezza autostradale, in particolare di ponti e viadotti, è diventata cruciale. Tempo fa, la Procura di Chieti aveva avviato un’indagine sulla sicurezza dei viadotti presenti lungo la A24-A25 contestando al concessionario due aspetti: l’affidamento illegittimo dei lavori di manutenzione a una società infragruppo (cioè senza gara) e l’omessa attività di manutenzione ordinaria dei viadotti. Sul punto specifico dei lavori in house, Vincenzo Fortunato, avvocato che rappresenta il gruppo Toto, spiega: «Strada dei parchi, in quanto soggetto privato, titolare di una concessione affidata all’esito di una procedura a evidenza pubblica, conforme al diritto europeo all’epoca vigente, non è tenuta all’obbligo di affidare con gara i contratti di lavori, servizi e forniture, relativi alla medesima concessione mediante altra procedura a evidenza pubblica. Fermo comunque il rispetto dei principi di trasparenza previsti in generale dall’ordinamento giuridico. Questo garantisce qualità nell’esecuzione dei lavori, senza contestazioni future che molto spesso determinano un significativo aumento dei costi, come ha fatto rilevare l’Anac e ha sancito il Tribunale del Riesame, smentendo una volta per tutte la tesi opposta».

Il deposito della motivazione dell’ordinanza del Tribunale del Riesame di Teramo - che è in linea con il parere 823/2020 del Consiglio di Stato - fa seguito al dispositivo, reso noto alcuni giorni fa, con il quale era stato disposto l’annullamento del decreto di sequestro e, pertanto, ordinata la restituzione della maggior parte delle somme sottoposte a vincolo reale (come detto 21,8 milioni su complessivi 26,7 milioni circa), poiché sono state ritenute infondate le tesi dell’accusa. Ne consegue la piena liceità dell’affidamento dei lavori a Toto costruzioni Spa. Resta il secondo punto contestato dalla Procura a Strada dei parchi. In una nota, il gruppo Toto chiarisce: «In merito al mancato dissequestro della somma di 4,9 milioni, Strada dei parchi sta valutando l’opportunità di promuovere ricorso in Cassazione avverso l’ordinanza del Tribunale; atteso che la decisione di non eseguire tempestivamente la manutenzione ordinaria dei viadotti, che comunque non ha causato alcun danno alla sicurezza degli stessi, è derivata dal fatto che la normativa vigente impone di intervenire sugli stessi, non appena approvato il nuovo Piano economico finanziario (Pef) da parte del ministero, per renderli antisismici».

Il Pef-Piano economico finanziario vigente di Strada dei parchi, la cui revisione è prevista ogni 5 anni, è scaduto nel 2013. Nonostante i ripetuti solleciti, fa notare il gruppo Toto, il ministero delle Infrastrutture (Mit) non ha mai varato il nuovo Pef. Al punto che, a febbraio 2020, il Consiglio di Stato ha definitivamente accertato questa inadempienza, nominando un commissario ad acta per la redazione del nuovo Pef in sostituzione del Mit. Strada dei parchi aggiunge che nel decennio 2009-20018 ha effettuato il 145,5% degli investimenti e delle manutenzioni straordinarie e il 104,4% delle manutenzioni ordinarie previste, come si evince dall'ultima relazione del Mit al Parlamento.

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