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Identità digitale, dal 28 febbraio solo Spid, carta d'identità elettronica e carta nazionale dei servizi

Dipartimento per gli affari interni e territoriali del ministero dell'Interno

di Amedeo Di Filippo

Dal 28 febbraio tutti i servizi digitali della Pa dovranno essere fruibili esclusivamente tramite SPID, CIE e CNS ed è fatto divieto di rilasciare o rinnovare credenziali per l'identificazione e l'accesso dei cittadini ai servizi in rete diverse al di fuori di questi sistemi. Lo ricorda il Dipartimento per gli affari interni e territoriali del ministero dell'Interno con la circolare n. 3/2021.

Identità digitale
L'articolo 24 del Dl semplificazioni 76/2020 ha introdotto diverse modifiche al Codice dell'amministrazione digitale (Cad) al fine di favorire lo sviluppo e l'accesso ai servizi in rete. In particolare estende la possibilità per i cittadini di fruire dei servizi attraverso la propria identità digitale, ampliandola a quelli erogati dai concessionari di pubblici servizi e dalle società a controllo pubblico, precisando che l'accesso al domicilio digitale avviene anche tramite dispositivi mobili attraverso il punto di accesso o l'App IO, che diventa punto di accesso telematico ai servizi pubblici.
Inoltre introduce regole più certe per la tenuta, la gestione e la cancellazione dei domicili digitali dall'elenco previsto all'articolo 6-quater del Cad al fine di privilegiare le comunicazioni telematiche e rendere più certo tale tipo di domicilio, tutelando il cittadino che per qualsiasi causa non vi abbia accesso. Si introduce il divieto di invio, senza il consenso dei destinatari, di comunicazioni commerciali di carattere promozionale e di materiale pubblicitario estraneo alle finalità istituzionali del mittente.

Spid e Cie
La lettera e) dell'articolo 24 dispone che l'accesso ai servizi in rete avviene con Spid e con CIE e che le pubbliche amministrazioni, a decorrere dal 28 febbraio 2021, devono utilizzare esclusivamente i suddetti strumenti di identificazione digitale per l'accesso ai propri servizi online da parte dei cittadini. I gestori dell'identità digitale, a seguito dell'accoglimento della richiesta di accreditamento, vengono iscritti in un apposito elenco pubblico tenuto da AgID.
Inoltre precisa che la verifica dell'identità digitale con Spid e Cie sostituisce l'esibizione o la trasmissione di copia del documento di identità in tutti i casi in cui è richiesta, a patto che l'identificazione digitale garantisca un livello di sicurezza «almeno significativo», secondo gli standard di sicurezza prevista a livello europeo dal Regolamento eIDAS n. 910/2014. L'identità digitale attesta anche gli attributi identificativi dell'utente, ivi compresi i dati relativi al possesso di abilitazioni o autorizzazioni richieste dalla legge ovvero stati, qualità personali e fatti contenuti in albi, elenchi o registri pubblici o comunque accertati da soggetti titolari di funzioni pubbliche, secondo le modalità stabilite da AgID.

La scadenza
Il comma 2 proroga dal 30 giugno 2020 al 28 febbraio 2021 il termine a decorrere dal quale i pagamenti alle Pa devono essere effettuati esclusivamente attraverso la piattaforma pagoPA. Analogamente, anche la data di decorrenza delle sanzioni a carico degli enti che non abbiano adeguato i propri sistemi di incasso al nodo nazionale è spostata al 28 febbraio 2021. La medesima data è indicata alla lettera f) del comma 1, laddove si prevede che le Pa rendano i propri servizi fruibili in rete su dispositivi mobili anche attraverso l'App IO. Ai fini dell'esposizione di tutti i servizi su quest'ultima, si impone loro di avviare i progetti di trasformazione digitale entro il 28 febbraio 2021 per rendere fruibili tutti i loro servizi anche in modalità digitale.

La circolare
Con la circolare n. 3/2021, il Viminale evidenzia a prefetti e sindaci le novità introdotte dall'articolo 24 del decreto Semplificazioni, che si prefiggono di estendere la possibilità per i cittadini di utilizzare i servizi in rete sia della Pa che dei privati tramite la propria identità digitale. Ricorda in particolare la data del prossimo 28 febbraio entro cui tutti i servizi digitali dovranno essere fruibili esclusivamente tramite Spid e Cie e a partire dalla quale è fatto divieto di rilasciare o rinnovare credenziali per l'identificazione e l'accesso dei cittadini ai servizi in rete diverse da questi sistemi.

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