Urbanistica

Superbonus/2. Allargare gli incentivi a hotel e seconde case: la priorità della maggioranza

Oggi in arrivo alla Camera in commisisone Bilancio l’ondata di emendamenti

di Marco Mobili e Marco Rogari

Cresce il pressing della maggioranza per il restyling del decretone Rilancio. Oggi alla Camera la commissione Bilancio sarà inondata da un autentico fiume di emendamenti dei gruppi parlamentari, in attesa che diventi più chiaro lo scenario del confronto sui ritocchi. Le due letture piene (tre di fatto) su cui si è impegnata la maggioranza non sarebbero infatti ancora del tutto scontate a causa dei ristretti tempi a disposizione. Quello che è stato annunciato come una sorta di match in due tempi accelerati, con le modifiche su lavoro e imprese a Montecitorio e quelle su sanità ed enti locali a Palazzo Madama, potrebbe ancora trasformarsi in una partita senza interruzioni da chiudere in non più di 20-25 giorni, con il sostanziale fischio finale sancito da un voto di fiducia della Camera. Dando comunque una risposta anzitutto alle priorità indicate dalle forze che sostengono l’esecutivo: l’estensione dell’ecobonus in primis a tutte le seconde case ma anche agli alberghi, la riconfigurazione temporale della Cig prima di prolungarne la “durata” facendo leva sui fondi Sure, gli incentivi per il settore auto e il perfezionamento del meccanismo degli aiuti alle imprese magari con qualche correttivo al “pari passu”.

Da soddisfare ci sono poi anche le richieste di Comuni e Regioni, senza dimenticare le integrazioni che si stanno ipotizzando per il capitolo sanità e anche per il bonus affitti. E le modifiche “segnalate” dall’opposizione, alle quali la maggioranza non dovrebbe restare totalmente sorda. Fdi, ed esempio, ha detto di essere pronto a un confronto a patto che dal testi vengano espunte le «marchette».

Ma la coperta delle risorse utilizzabili per la rivisitazione della maxi-manovra da 155 miliardi sul saldo netto da finanziare con un ricorso a nuovo deficit per 55 miliardi resta corta per soddisfare tutte le richieste. Sul tavolo c’è una fiche da 800 milioni (e altri 100) per il 2021. Un vincolo che non rende non facilmente realizzabili alcuni dei tentativi di correzione della maggioranza, come quello di estendere l’ecobonus oltre che a tutte le seconde case (“unifamiliari” incluse) almeno in parte anche agli alberghi. Su questo capitolo è destinata a concentrarsi una fetta consistente delle migliaia di proposte di correzione in arrivo in Commissione. C’è anche chi, come i Cinque stelle, punta a rendere utilizzabile anche in questo caso la cedibilità del credito d’imposta. Il tutto mentre al Senato si vigila per avere la certezza che il testo arrivi non ancora chiuso. Il Pd Daniele Manca chiede di non «non togliere ossigeno al bicameralismo», ma anche i Cinque stelle invocano il rispetto del criterio del doppio passaggio parlamentare.

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