Amministratori

Da Roma Tor Vergata e PromoPa l'Osservatorio indipendente sul Recovery per gli enti locali

Orep nasce allo scopo di favorire la selezione, l'aggregazione e la razionalizzazione delle progettualità

di Gustavo Piga e Gaetano Scognamiglio

Le autorità regionali e locali svolgono un ruolo fondamentale nella ripresa economica e sociale, secondo il regolamento del Parlamento europeo del 9 febbraio scorso, che ha approvato il Dispositivo del Piano di Ripresa e Resilienza. Dovranno infatti essere consultate per fare le loro osservazioni sui progetti, prima della presentazione alla Commissione del Recovery Plan Italiano, per essere poi coinvolte nella relativa gestione.

É quanto emerso con chiarezza nel primo incontro organizzato da OReP, l'Osservatorio indipendente sul Recovery Plan (www.osservatoriorecovery.it ), nato da un'intesa fra l'Università di Roma Tor Vergata e Promo Pa Fondazione, creato in una prospettiva bottom up, anche per aiutare le realtà istituzionali e sociali a livello locale a comprenderne i complessi meccanismi.

La necessità che gli enti territoriali si facciano trovare pronti a cogliere le occasioni che nasceranno dai progetti del Recovery Plan è tanto più evidente se si pensa, che saranno destinatari di circa il 60% delle risorse, come ha sottolineato Sabina De Luca, componente del Board dell'Osservatorio, precisando che buona parte di queste saranno assegnate con bandi.

Vanno in questa direzione i progetti pilota ipotizzati dall'Osservatorio per favorire la selezione, l'aggregazione e la razionalizzazione delle progettualità sui temi di maggior impatto a livello locale quali periferie urbane, servizi essenziali per le aree interne, scuole, casa e asili nido. La scala territoriale adeguata per operare in tal senso è data ovviamente dalle politiche ma un riferimento naturale potranno essere le Province, dove esperienze in tal senso stanno per essere attivate.

In questa prospettiva appare importante altresì poter comunicare e far comprendere il quadro generale in cui si colloca la nuova politica europea di sostegno agli Stati nella crisi pandemica, fondamentale per l'Italia, che fra stagnazione e Covid, dal 2001 ha visto ridursi nell'ultimo ventennio del 3,5% il peso del nostro Paese nel Pil complessivo dell'Eurozona.

Fornire gli strumenti per rendere possibile la comprensione di questi scenari rientra fra gli obiettivi dell'Osservatorio, ma va anche rafforzata la capacità amministrativa dei funzionari e dirigenti, se si vogliono - e assolutamente si devono - spendere bene i fondi del Recovery. Andranno dunque assegnate alla formazione risorse adeguate, che non sono sicuramente quelle previste nella attuale versione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (o Recovery Plan italiano), limitate a circa 200 euro a dipendente!

A queste e alle ulteriori esigenze che nascono dal territorio intende rispondere l'Osservatorio, favorendo la conoscenza e la diffusione delle procedure legate al Recovery Plan e dei relativi strumenti attuativi, sollecitando proposte e interventi e svolgendo un'attività di monitoraggio sul buon uso dei fondi.

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