Progettazione

In Veneto la biblioteca nel parco strizza l'occhio alle case rurali

Il progetto di Mide Architetti guarda al contesto puntando su legno lamellare e vetro con attenzione al risparmio energetico

Foto di  Alessandra Bello

di Francesca Oddo

Veggiano, in provincia di Padova, ha una nuova biblioteca. Opera di Mide Architetti, lo studio di Fabrizio Michielon e Sergio de Gioia con base a Fiesso d'Artico (Ve), è stata voluta dall'amministrazione comunale che per l'occasione ha invitato sei studi a presentare una proposta progettuale (la parcella era sotto i 40 mila euro, per cui l'incarico è stato affidato tramite incarico diretto).

Costata poco meno di 600 mila euro e realizzata in un anno, è stata chiusa per diversi mesi a causa del lockdowm prima di riaprire i battenti. Con una superficie di appena 300 metri quadrati, si articola su due livelli, dei quali uno è interrato. L'area sulla quale insiste è in realtà molto più grande -5 mila e quattrocento metri quadrati- ma l'idea era ed è quella di inserire la biblioteca all'interno di un parco pubblico con piante autoctone che cresceranno intorno a essa a partire dalla stagione primaverile.

La nuova biblioteca di Veggiano (Pd)
Fptp di Alessandra Bello

La scelta di collocare l'edificio parallelo rispetto alla strada provinciale risponde alla volontà di realizzare un oggetto che risulti immediatamente riconoscibile e diventi la nuova "porta" di accesso al paese.

Per quanto vicina al centro storico, la biblioteca si trova in una zona rurale popolata da edifici agricoli caratterizzati principalmente da due elementi: il tetto a falde e il portico. Ed è a questi riferimenti che il progetto guarda, proponendo un'ambiente dedicato alla lettura che con la sua sagoma fa eco al contesto. La struttura è costituita da portali in legno con pannelli lamellari da trave a trave ed elementi obliqui in acciaio che completano lo schema statico dei portali, mentre la copertura è in lamiera aggraffata. L'interno si propone come un open space nel quale sono disposte le librerie e le postazioni per la lettura; sullo sfondo un blocco in cemento ospita il nucleo funzionale con bagni e magazzino, sopra il quale è stato ricavato un piccolo soppalco.

Un dettaglio della costruzione affacciata sul parco
Foto di Alessandra Bello

La biblioteca privilegia il rapporto con l'esterno e lo conferma non solo il parco a verde che presto la circonderà, ma anche le sue ampie superfici vetrate che, oltre a captare con generosità la luce del sole, consentono un rapporto osmotico con l'ambiente naturale. Non solo, davanti all'ingresso si apre uno spazioso portico che, oltre a proporsi come luogo di ritrovo informale, è destinato a ospitare eventi e incontri all'aperto durante la buona stagione.

L'interno della biblioteca
Foto di Alessandra Bello

La biblioteca è un edificio a energia quasi zero (Nzeb), grazie a un involucro performante, a un ampio sporto di tetto che protegge dai raggi solari estivi, a 10kw di pannelli fotovoltaici, al riscaldamento a pavimento con pompa di calore e raffreddamento con fancoil integrati nelle pareti in legno.

Il caratteristico tetto a falde della biblioteca
Foto di Alesandra Bello

Al momento Mide Architetti sta lavorando alla realizzazione di diverse opere pubbliche nel Veneto e non solo. Fra queste, il teatro e il parco di Albignasego (Padova), la palestra scolastica di Merate (Lecco), l'ampliamento di due istituti superiori, uno in provincia di Treviso e l'altro in provincia di Padova, la sala civica di Terzo d'Aquileia (Udine).

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