Urbanistica

Modello Genova per il sottosoglia: per ogni gara 30 imprese invitate, la metà locali

Linee guida approvate dalla Giunta. Delle Piane (Ance): bene, grande attenzione a imprese e lavoratori

di M.Fr.

Piace a costruttori e sindacati il "modello Genova" per le gare sottosoglia, pensato dal comune avendo a riferimento le deroghe concesse dal Dl semplificazioni; ma cercando di ammorbidirle e soprattutto di tutelare per quanto possibile le imprese del territorio. La proposta - approvata dalla giunta lo scorso 1 marzo su proposta del vicesindaco e assessore ai Lavori Pubblici Pietro Piciocchi - consiste in un documento con le indicazioni per gestire le procedure negoziate per l'affidamento di lavori pubblici di importo superiore a un milione di euro e sino alla soglia comunitaria (5,5 milioni di euro). «Abbiamo sfruttato l'opportunità – ha spiegato Piciocchi – introdotta dal decreto semplificazioni, fino al 31 dicembre, per l'affidamento dei lavori fino alla soglia comunitaria attraverso la procedura negoziata, senza bando, ad almeno trenta operatori, il doppio rispetto ai precedenti 15 per garantire il più pieno rispetto della concorrenza e, contestualmente, del criterio di rotazione degli inviti che tenga anche conto della diversa dislocazione territoriale delle imprese invitate all'offerta».

In altre parole, il comune ha pensato di aggiungere, per ogni gara, 15 imprese locali al minimo di 15 imprese indicato dal decreto. Il meccanismo degli inviti seguirà una rotazione con l'estrazione dei nomi da «un apposito elenco telematico di nuova costituzione, sulla scia di quello già costituito tre anni fa dal Comune di Genova per l'affidamento di lavori di importo inferiore a 1 milione di euro». E infatti il comune già da tempo aveva sperimentato - con soddisfazione - lo stesso meccanismo per gli appalti più piccoli. «Con la procedura negoziata – spiega sempre Piciocchi - abbiamo già riscontrato per i lavori fino a un milione di euro procedure più snelle, efficienti e trasparenti. L'estensione della procedura ai lavori fino ai cinque milioni consentirà un'ulteriore semplificazione, abbattimento dei tempi per l'avvio dei lavori in cantieri e opere attese dalla città. Inoltre, con il criterio del 50% riservato nelle procedure negoziate alle imprese del territorio, come già previsto per gli appalti fino a un milione di euro, contiamo di dare un forte supporto alle aziende locali, che hanno subito forti contraccolpi a causa dell'emergenza Covid, e quindi all'occupazione sul territorio, nel rispetto pieno del principio di concorrenza».

La novità è stata accolta con soddisfazione sia dalle imprese che da alcuni sindacati di categoria. Le linee guida, commenta il presidente dei costruttori genovesi e vicepresidente dell'Ance Filippo Delle Piane, «hanno dimostrato grande attenzione e sensibilità per le richieste delle imprese e dei lavoratori, traducendole in uno strumento assolutamente positivo per tutto il comparto». Andrea Tafaria, segretario generale di Filca Cisl, apprezza «l'impegno del Comune verso l'occupazione e l'economia locale» mentre Mirko Trapasso, segretario generale della Feneal Uil, sottolinea che «la delibera della Giunta comunale recepisce una istanza da tempo avanzata dalla categoria». Sospendono il giudizio, per ora, Fillea Cgil e Camera del Lavoro, in attesa di ulteriori approfondimenti sul meccanismo.

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