Fisco e contabilità

Debiti commerciali, entro il 31 maggio la revisione in piattaforma dello stock 2018

di Patrizia Ruffini

Ancora qualche giorno per comunicare e/o correggere in piattaforma certificazione crediti lo stock relativo all'anno 2018. Dopo il termine del 31 maggio 2020, il sistema Pcc non rielaborerà più i dati per il calcolo dello stock 2018. A ricordare questa scadenza è la Fondazione Ifel, in una nota sul sito con la quale è uscito anche un documento con 99 Faq operative sul tema dello stock di debito, tempi di pagamento e ritardo, note di credito e sospensioni.

A decorrere dal 2020, gli enti devono comunicare tramite la Pcc l'ammontare complessivo dello stock residuo alla fine dell'esercizio precedente entro il 31 gennaio di ogni anno (nell'anno 2019, la comunicazione riferita ai debiti residui scaduti al 31 dicembre 2018 era da effettuarsi entro il 30 aprile). L'obbligo viene meno per le pubbliche amministrazioni che nel corso di tutto l'esercizio finanziario 2019 hanno adottato il Siope+. Questa norma trova il presupposto nella condizione che i dati rilevati dal sistema Pcc, in termini di stock di debito residuo 2018 e di pagamenti effettuati nell'anno 2019 tramite Siope+, siano allineati con quelli desumibili dalle scritture contabili dell'ente. Qualora invece l'ente riscontri un disallineamento con l'importo dello stock di debito residuo proposto dalla Pcc, nelle more di provvedere quanto prima a verificare le cause dello scostamento ed aggiornare i dati, è necessario comunicare al sistema Pcc il dato corretto, per ottenere un'adeguata rappresentazione dello stock del debito alla fine dell'anno 2019 dell'ente.

Per sistemare le fatture aperte in piattaforma, ma in realtà pagate, occorre allineare i dati di Pcc con quanto risulta nella contabilità dell'ente.

Per le fatture emesse e pagate al 31/12/2017 è possibile utilizzare la procedura massiva semplificata, compilando il Modello 003 ed inserendo nella colonna "Azione" la sigla CMP, con cui non occorre specificare i dati del pagamento per le singole fatture. Per le fatture successive occorrerà registrare il pagamento secondo le consuete modalità Pcc. Per gli enti in regime Siope+, qualora non fosse possibile effettuare una variazione dei mandati, bisognerà attivare la funzione di eccezione delle registrazioni dei pagamenti, che consente di registrare i pagamenti sulle fatture.

Dopo il 31 maggio 2020 sarà archiviato il dato a fine 2018, mentre le informazioni presenti nel sistema saranno utilizzate per il calcolo dello stock 2019, il cui ammontare complessivo potrà essere ancora comunicato alla Pcc.

Fra le faq più frequenti, la precisazione che lo stock è calcolato al 31/12 di ciascun anno. Ai fini del calcolo sono considerate tutte le fatture interamente scadute e non pagate alla data del 31/12 dell'anno precedente alla rilevazione, tenendo conto che le note di credito hanno effetto negativo.

Per la data di scadenza si considera la data comunicata dall'utente sulla Pcc. In assenza di tale data si considera la data di emissione + 30 gg (60 gg per amministrazioni del Ssn). Per le fatture elettroniche la data di emissione corrisponde alla data di ricezione della fattura da parte dello Sdi. È possibile, nel caso di scadenza superiore ai 30 giorni, comunicare direttamente il dato in Piattaforma. Sono esclusi dal calcolo dello stock i saldi sospesi contestati o in contenzioso o per adempimenti normativi, i saldi non liquidabili e i saldi pagati non commerciale.

Infine, la data di scadenza può essere modificata con l'Opi valorizzando il tag data_scadenza_pagam_siope, compilazione che a partire dal 1° di luglio 2020 diventerà obbligatoria. È comunque sempre possibile modificare la data di scadenza direttamente in PCC, prima e dopo il pagamento, dal menu fatture, nella sezione «Comunicazione scadenze fatture».

Le Faq di Ifel

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