Appalti

Piano periferie, boom di richieste da capoluoghi e aree metropolitane

di Massimo Frontera

Sold out per il bando periferie della presidenza del Consiglio. Si è chiuso ieri sera a mezzanotte, il termine chiedere finanziamenti a valere sui 500 milioni che il governo ha messo a disposizione con il bando lanciato a giugno e rivolto agli enti locali. Obiettivo: contribuire economicamente alle iniziative per la riqualificazione urbana e la sicurezza di aree urbane degradate. Il possibile campo di azione è molto ampio, perché gli interventi finanziabili possono essere a carattere sociale, culturale, sportivo, economico-produttivo, urbanistico ed edilizio. Il contributo statale può arrivare a 18 milioni di euro per le proposte di ciascun capoluogo e a 40 milioni per le città metropolitane. La risposta degli enti locali è stata altissima. «Ci aspettiamo la partecipazione di tutte le città capoluogo e di tutte le città metropolitane», riferisce il responsabile del procedimento di Palazzo Chigi, Valentina Tucci, che ieri, a poche ore alla scadenza del bando, spiega che sarà necessario un lavoro di giorni per svuotare la casella pec con le richieste.

L'adesione è stata favorita anche dall'Anci, con iniziative di approfondimento tecnico. Anche l'Anci conferma una larga adesione. «Molti capoluoghi - riferisce il segretario generale dell'Anci, Veronica Nicotra - hanno coinvolto operatori privati per migliorare il punteggio nella graduatoria finale». «Chiederemo di rendere stabile questa importante opportunità, a partire dalla prossima legge di Stabilità», anticipa il segretario dell'Anci. Le città interessate dal bando sono gli oltre 100 comuni capoluogo e le città metropolitane, ma anche i «comuni contermini alle città capoluogo all'interno del perimetro metropolitano». C'è poi da considerare che il bando non imponeva un livello progettuale particolarmente severo, e questo ha aperto anche alle iniziative da mettere a fuoco dopo il superamento dell' istruttoria e dopo (l'eventuale) inserimento nella lista dei progetti finanziabili. Entro sette giorni si dovrà costituire il nucleo per la valutazione dei progetti.

Molte città hanno comunicato i loro progetti, a partire da Aosta che partecipa con un 14 interventi per 18 milioni. Anche Napoli ha una lista di iniziative in cui spicca la demolizione delle Vele di Scampia. A Roma la giunta Raggi ha presentato 11 progetti per 50 milioni, in cui è prevista la riqualificazione di alcune aree delle storiche periferie di Corviale e San Basilio. A Milano la giunta Sala ha individuato una lista di interventi per 29 milioni, coinvolgendo però anche la fondazione Cariplo per altri 10 milioni. In questo modo si assicura un punteggio premiale, che il bando assegna agli enti che "attraggono" privati.

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