Progettazione

Stretto: ponte o tunnel, al via commissione per il progetto

Al via la commissione Mit che in due mesi sceglierà la soluzione per il collegamento stabile sullo Stretto

di G.Sa.

Ha avviato i lavori la commissione istituita al ministero delle Infrastrutture che entro due mesi dovrà scegliere fra le varie soluzioni tecniche possibili per il collegamento stabile sullo Stretto di Messina e definire le specifiche sulla base delle quali sarà dato in affidamento il progetto di fattibilità. Le soluzioni tecniche sul tavolo della commissione (che farà anche audizioni) appartengono a tre famiglie di opere: i ponti, il tunnel subacqueo, il tunnel subalveo recentemente rilanciato dal premier Conte. La commissione è stata istituita ed è coordinata dal responsabile della struttura tecnica di missione del ministero, Giuseppe Catalano. Ne fanno parte Mauro Antonelli, Massimo Sessa, Speranzina De Matteo, Pietro Baratono, Ennio Cascetta, Carlo Doglioni, Maurizio Gentile, Massimo Simonini, Aldo Isi, Caterina Di Maio, Ferruccio Resta, Armando Carteni, Gabriele Malavasi, Attilio Toscano e Tamara Bazzichelli.

Il lavoro della commissione si concentrerà soprattutto sui bisogni di tipo trasportistico che esalti non solo il collegamento passeggeri ma anche la prospettiva strategica della Sicilia come piattaforma logistica mediterranea per gli scambi commerciali con l'Africa. La commissione dovrà anche dare le prime indicazioni sulle scelte finanziarie di fondo: oggi prevale l'idea di un finanziamento pubblico misto nazionale-Ue e sembra tramontata l'ipotesi del project financing con una infrastruttura finanziata con i pedaggi. Il percorso decisionale sull'opera prevede - come ha detto la ministra Paola De Micheli - anche un ampio dibattito pubblico a valle della presentazione del progetto di fattibilità.

Proprio la ministra ha dato notizia dell'avvio dei lavori della commissione e della volontà del governo di assumere una scelta definitiva in tempi ragionevoli sulla questione dopo aver varato i programmi per le linee veloci fra Salerno e Reggio Calabria e fra Catania, Messina e Palermo.Ironia sui social per la frase della ministra che ipotizzava la realizzazione di una pista ciclabile nel caso in cui la soluzione prescelta fosse il Ponte. La replica dell'ufficio stampa del ministero delle Infrastrutture: «Vanno bene l'ironia e la satira, ma allo studio della commissione ci sono varie soluzioni fra cui quelle del ponte prevedono anche una pista ciclabile oltre alla strada per le auto e i binari ferroviari. I ponti moderni di Usa, Cina, ed Europa possono essere percorsi da diversi mezzi di trasporto».

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