Fisco e contabilità

Fondone Covid, dalla Ragioneria i primi numeri per la certificazione Comune per Comune

A disposizione degli enti i dati «provvisori» 2019-2020 riferiti alle entrate Imu-Tasi, Addizionale Irpef, Ipt e Rc auto

di Patrizia Ruffini

Al via la simulazione della certificazione Covid-19. Con la pubblicazione di quattro file, la Ragioneria generale dello Stato mette a disposizione i dati 2019-2020 riferiti alle entrate Imu-Tasi, Addizionale Irpef, Ipt e Rc auto, permettendo così agli enti di conoscere gli importi, sebbene provvisori, da inserire nel file excel messo a disposizione per simulare la certificazione Covid-19.

Entro il 31 maggio 2021 Città metropolitane, Province, Comuni, Unioni di comuni e Comunità montane beneficiari delle risorse per l'emergenza, saranno tenuti a inviare la certificazione firmata dal sindaco (o Presidente), dal responsabile del servizio finanziario e dall'organo di revisione.

Nelle scorse settimane la Ragioneria aveva annunciato l'emanazione di un nuovo decreto interministeriale sostitutivo di quello emanato il 3 novembre 2020 n. 212342, al fine di recepire le novità normative introdotte dalla legge di bilancio 2021 ed effettuare le rettifiche necessarie per tener conto delle segnalazioni pervenute dagli enti.

Il decreto ha stabilito che la certificazione, nella parte entrata, alla voce Imu, Tasi, Imi e Imis, riporti in modo precompilato il gettito riferito esclusivamente all'attività ordinaria, così come desunto dalle deleghe di versamento F24 presentate al 28 febbraio (dati del Dipartimento delle Finanze). Nei dati F24 sono ricompresi anche i ravvedimenti, in quanto versamenti spontanei; al contrario sono invece esclusi i versamenti per sanzioni e interessi. Come noto, neppure le entrate da recupero evasione rientrano nelle entrate ristorate a carico del fondo.

Per l'addizionale comunale all'Irpef sono riportati gli importi dei versamenti effettuati negli anni 2019 e 2020, sempre di fonte F24 – voce «importo a debito versato».

Per l'imposta di iscrizione al pubblico registro automobilistico (Pra), i dati di fonte Aci - voce "accertato" – sono dei versamenti effettuati negli anni 2019 e 2020, mentre per l'imposta sulle assicurazioni contro la responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore esclusi i ciclomotori (Rca), sono restituiti i dati di fonte F24 - voce «importo a debito versato», per i versamenti effettuati negli anni 2019 e 2020.

Gli importi di questi gettiti di entrata non potranno essere modificati dall'ente locale. Inoltre, gli enti che hanno erroneamente contabilizzato una voce specifica delle «Imposte, tasse e proventi assimilati» (ad esempio, Imu, Tasi, Addizionale comunale eccetera) nella voce residuale E.1.01.01.99.000 «Altre imposte, tasse e proventi assimilati n.a.c.» o in altra voce residuale del piano dei conti, sono tenuti a variare (ridurre) gli importi presenti o inseriti nella riga "Altro".

Nelle more della messa in linea sull'applicativo web http://pareggiobilancio.mef.gov.it dei nuovi modelli, prevista nel mese di marzo 2021, il ministero anticipa i dati gestionali di competenza di fonte F24 e di fonte Aci. Gli importi pubblicati dal Dipartimento delle Finanze sono aggiornati al 4 febbraio 2020. Nello specifico, per i versamenti F24 si tratta di dati di gettito, al lordo di ogni trattenuta, risultanti dalle deleghe di versamento già effettuato entro il 31 dicembre 2020. Sempre per i versamenti F24, gli importi fanno riferimento ai codici comune indicati nelle deleghe e possono quindi risentire di eventuali errori commessi dai contribuenti.

Per gli importi definitivi, infine, occorrerà aspettare i primi giorni di marzo 2021, poiché i dati di gettito per l'anno 2020 relativi a Imu, Tasi, Imi, Imis dovranno considerare le deleghe di versamento presentate al 28 febbraio 2021, al lordo di ogni trattenuta o compensazione.

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