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Concessioni dei posteggi nei mercati, Comuni alla prova dei rinnovi entro fine anno

Varate le linee guida del ministero, ora tocca alle Regioni con le modalità operative

di Pippo Sciscioli

Si entra nel vivo per i rinnovi di concessioni e autorizzazioni dei posteggi dei mercati e fiere da parte dei Comuni. Entro il prossimo 31 dicembre dovranno essere completati tutti gli atti per i rinnovi delle concessioni dei posteggi per il commercio su aree pubbliche: in questi giorni, le Regioni adotteranno i provvedimenti necessari per definire le modalità operative.
Intanto, il ministero per lo Sviluppo economico, con decreto dello scorso 25 novembre, ha adottato le linee guida per i Comuni per procedere ai rinnovi dei posteggi in attuazione di quanto previsto dall'articolo181, comma 4-bis del Dl 34/2020 (decreto Rilancio) che ha esteso fino al 31 dicembre 2032 l'efficacia temporale delle concessioni in essere.

Le linee guida stabiliscono innanzitutto che oggetto di rinnovo, oltre i posteggi dei mercati (articolo 28, comma 1, lettera A del Dlgs 114/1998) sono anche quelli isolati, delle fiere e i chioschi per edicole, somministrazione di alimenti e bevande e rivendite di prodotti artigianali.

Non è necessaria l'attivazione di procedure concorsuali ma il Comune (Settore Suap) provvederà d'ufficio al rinnovo delle concessioni previa verifica del possesso dei requisiti, sia morali stabiliti dall'articolo 71, commi 1, 2, 3, 4 e 5 del Dlgs 59/2010 (che ha recepito in Italia la direttiva Ue n.123 del 2006 "Bolkestein") sia professionali (solo per il commercio del settore alimentare), come stabilito dall'articolo 71, comma 6 dello stesso decreto n. 59.

Qualora in sede di verifica d'ufficio dei requisiti dichiarati dal soggetto emergano irregolarità, il Comune procederà alla revoca della concessione rilasciata.

Le concessioni vanno rinnovate per dodici anni in favore del titolare dell'azienda intestataria della concessione sia che la conduca direttamente sia che l'abbia conferita in gestione temporanea.

Il numero massimo di concessioni di cui uno stesso soggetto può essere titolare è di due per ciascun settore merceologico, alimentare e non alimentare, nei mercati e nelle fiere fino a 100 posteggi, mentre di tre sempre per ciascun settore merceologico, nei mercati e nelle fiere oltre 100 posteggi.

Sono escluse dal rinnovo le concessioni in scadenza entro fine 2020 già riassegnate ai sensi dell'Intesa sancita in sede di conferenza unificata il 5 luglio 2012.

L'esercizio del commercio su aree pubbliche è subordinato anche alla verifica della regolarità del Durc fino al 30 giugno 2021: il requisito è soddisfatto anche nel caso in cui l'operatore commerciale abbia ottenuto dall'Inps la rateizzazione del debito.

In ogni caso, così come previsto dal decreto Rilancio, è rimessa alle Regioni la definizione dell'ultimo step della procedura, in quanto dovranno definire in questi giorni - con propri atti e previo confronto con l'Anci regionale e le associazioni di categoria - le modalità operative per il rilascio dei rinnovi da parte dei Comuni. Tenendo conto dello stato di emergenza derivante da Covid, infine, le Regioni e i Comuni potranno comunque prevedere il differimento, per un periodo di sei mesi, del termine di conclusione del procedimento per il rilascio dei rinnovi: nelle more gli operatori economici potranno proseguire l'attività.

Poiché manca poco alla scadenza del termine del 31 dicembre ed è molto probabile che in molti casi i Comuni, in cui sono attivi mercati e fiere con numerosi posteggi, non riescano a completare le verifiche dei requisiti per ogni singolo operatore, non è escluso che i Comuni stessi procedano subito, comunque, al rilascio del rinnovo delle concessioni, fatta salva la verifica negativa dei requisiti stessi con conseguente revoca dei tioli abilitativi

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