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Roma Metropolitane vince in appello contro WeBuild per le riserse sulla linea B

Respinte le richieste di oneri aggiuntivi per oltre 40 milioni di euro

di M.Fr.

La Corte di Appello di Roma ha rigettato integralmente l'appello principale proposto dalla Salini Impregilo (oggi WeBuild) ritenendo infondata la richiesta nei confronti della stazione appaltnte Roma Metropolitane di oltre 40 milioni di euro per i lavori della realizzazione della linea B (prolungamento B1 Conca D'Oro-Jonio). La corte ha invece accolto l'appello incidentale di Roma Metropolitane, con riferimento alle riserve più onerose, riducendo il debito di quest'ultima in base alla sentenza parziale di primo grado da oltre 1 milione di euro a circa 180mila eruo.

A dare notizia della pubblicazione della sentenza (n.3476/2020 pubblicata il 15 luglio scorso) è lo studio legale P&I-Guccione - Claudio Guccione e Maria Ferrante (partner) - che, con il supporto di Andrea Serafini (senior associate) ha assistito in appello la società Roma Metropolitane (in liquidazione, in sinergia con il Team legale interno composto dalla General Counsel Barbara Carducci e da Federica Bellacoscia. Coinvolta anche Roma Capitale difesa dall'Avvocato del Comune Luigi D'Ottavi. Salini Impregilo (che ha realizzato l'opera a capo del raggruppamento con anche Tecnimont, Tcc e Icop) è stato assistito nell'appello dagli avvocati Paolo Carbone, Guido Mancini e Marco Annoni.



Il contractor aveva richiesto la riforma della sentenza parziale di primo grado nella parte in cui venivano dichiarate infondate 16 riserve, pretendendo il riconoscimento di una somma che superava ai 40 milioni di euro. Da parte sua, Roma Metropolitane, oltre a richiedere il rigetto dell'appello di Salini, ha presentato appello incidentale per far riformare la sentenza di primo grado nella parte in cui riconosceva la fondatezza di 3 riserve per oltre 1 milione di euro. La Corte ha giudicato infondati i motivi dell'appello oppure parzialmente infondati ma comunque non sufficienti per giustificare l'accoglimento dell'appello.

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