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Piccoli ma solidali: i Comuni aprono le casse alle famiglie

Una tantum a Ravenna, Faenza, Mondovì e Verbania per la baby sitter in regola

di Michela Finizio e Flavia Landolfi

Ci sono anche i Comuni nella partita del bonus baby sitter. I territori, soprattutto le piccole realtà, rispondono al grido di allarme delle famiglie stritolate tra smart working e didattica a distanza. Il Sole24Ore ne ha interpellati alcuni e, da Verbania ad alcune e località della Romagna, i sindaci hanno aperto le casse comunali mettendo in pista contributi rivolti ai genitori più in difficoltà.

A Ravenna il Comune ha stanziato 200mila euro per un bonus di 300 euro per i nuclei familiari con Isee fino a 35mila euro ed entrambi i genitori occupati, sia nel pubblico che nel privato o in attività autonoma. Il bando sarà disponibile a breve e le domande potranno essere inoltrate per via telematica (con Spid, Cie o Cns) dalla fine del mese, dietro presentazione della documentazione di avvenuto pagamento del servizio di baby sitting.

Ammonta a 124mila euro, invece, la dotazione deliberata dall’unione dei Comuni della Romagna faentina: a partire da Faenza (che alla misura ha destinato la quota più cospicua con 81mila euro), passando per altri cinque piccoli centri, il bonus baby sitter da 300 euro una tantum è riservato alle famiglie con figli under 14 e Isee fino a 35mila euro. «Dovevamo dare una risposta immediata alla nostra comunità in attesa dei provvedimenti statali - spiega Davide Agresti, assessore al Welfare - e provare ad arginare il forte disorientamento di fronte ai nuovi provvedimenti restrittivi».

A Bologna, poi, proseguono i servizi di conciliazione per le famiglie con figli nella fascia 0-3 anni che non frequentano strutture educative, per cui nel 2020 il Comune ha stanziato circa 550mila euro. Chi resta fuori dalle graduatorie e chi, per paura dei contagi, quest’anno ha scelto di tenere i figli a casa,può scegliere il progetto Tata Bologna che offre babysitter qualificate. Una volta assunta, in regola, per minimo 24 ore settimanali e per almeno 3 mesi, è possibile accedere a un contributo pari a 200 euro mensili (più 100 euro per ogni figlio oltre il primo sotto i 3 anni).

Bonus per fare fronte alle spese di babysitting anche a Mondovì (Cn), con un budget di 20mila euro. I nuclei residenti con figli under 14 , senza soglie Isee, riceveranno l’una tantum di 200 euro a condizione che i genitori non siano in Cig o in Naspi. «Si tratta di una misura che comporta non pochi sacrifici per il bilancio comunale - affermano Cecilia Rizzola e Luca Robaldo, rispettivamente assessori al Sociale e all’Istruzione - ma che riteniamo importante per stare vicino alle famiglie».

Infine anche Verbania dai primi di marzo ha stanziato 50mila euro per un voucher da 400 euro destinato alle famiglie con figli sotto i 12 anni frequentanti la scuola dell’infanzia, primaria o secondaria di primo grado. Oltre all’Isee inferiore a 35mila euro, però, per poterlo ottenere i genitori in questo caso devono entrambe lavorare a tempo pieno e non essere in smart working. Quindi chi lavora in modalità agile non può fruire del sostegno.

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