Fisco e contabilità

Niente canone di occupazione di suolo pubblico per bar e ristoranti fino al 31 marzo

La norma è contenuta nel Dl Ristori appena convertito in legge dalla Camera

di Pippo Sciscioli

Dal 1° gennaio e fino al 31 marzo 2021 bar e ristoranti potranno continuare a richiedere ai Comuni l'autorizzazione per l'occupazione di suolo pubblico per sistemare sedie, tavolini, ombrelloni, dehor a servizio delle proprie attività senza pagare il canone patrimoniale di concessione e senza la preventiva acquisizione dell'autorizzazione paesaggistica.

Viene così di fatto prorogata la disciplina transitoria introdotta dall'articolo 181, comma 1 del Decreto Rilancio della scorsa primavera (Dl 34/2020 convertito con modificazioni dalla legge 77/2020) e ulteriormente modificata dal Decreto Agosto, valida fino al 31 dicembre 2020.

La legge di conversione del Decreto Ristori, appena approvata dalla Camera in via definitiva, prevede questa misura di sostegno in favore delle imprese di pubblici esercizi per la somministrazione di alimenti e bevande fino alla fine del mese di marzo del prossimo anno, ma c'è già chi scommette su una successiva e ulteriore proroga oltre l'estate per consentire la piena ripresa delle imprese di questo comparto produttivo, particolarmente colpito dalle ricadute economiche negative della pandemia.

Nei dettagli, la modifica normativa prevede in via transitoria che il regime semplificato vale per tutte e quattro le tipologie di pubblici esercizi previste dall'articolo 5 della legge 287/1991 e cioè bar, ristoranti, pizzerie, bracerie, tavole calde, birrerie, caffè, gelaterie, pasticcerie, attività similari all'interno di sale da ballo, sale da gioco, pubblici spettacoli, stabilimenti balneari ed, ancora, in esercizi in cui si effettua somministrazione di bevande analcoliche. Restano esclusi, come già in precedenza, le attività delle gastronomie artigianali, come pizzerie d'asporto.

É previsto l'esonero dal pagamento della tassa/canone di occupazione di suolo pubblico, che dal 1° gennaio sarà assorbito dal canone unico, in cui confluiranno altri tributi comunali.
Per le domande e le relative autorizzazioni rilasciate dagli uffici comunali (Suap) è inoltre disposta l'esenzione dal pagamento dell'imposto di bollo.

Per la posa in opera di tavolini, sedie, ombrelloni, pedane e dehor su piazze, vie, strade, spazi di interesse culturale e paesaggistico non è necessaria l'acquisizione dell'autorizzazione paesaggistica da parte del Comune in base all'articolo 146 del Dlgs 42/2004 (Codice Urbani) o, in alternativa a seconda dei casi, il parere della competente Soprintendenza previsto dall'articolo 21 dello stesso codice. Resta invece necessario il parere del Settore Polizia Locale, per il doveroso rispetto del codice della strada.
La domanda di rilascio dell'autorizzazione per l'occupazione di suolo pubblico da parte degli esercenti interessati va presentata in via telematica all'ufficio comunale competente, cioè lo sportello unico perle attività produttive, corredata della sola planimetria che indichi lo spazio pubblico occupato;

Per il ristoro ai Comuni delle minori entrate derivanti dal pagamento pagamento del canone di occupazione è istituito un fondo con una dotazione di 82,5 milioni di euro per l'anno 2021.

Infine, il Decreto Ristori estende l'esenzione dal pagamento dello stesso canone per il primo trimestre del 2021 anche in favore dei titolari di concessioni o di autorizzazioni concernenti l'utilizzazione temporanea del suolo pubblico per l'esercizio del commercio su aree pubbliche di cui al decreto legislativo 31 marzo 1998 n. 114, che già avevano goduto di analogo beneficio dal 1° marzo al 15 ottobre.

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