Urbanistica

Autostrade, Abertis investe 280 milioni sulla rete veneta

Tra gli interventi anche la riprogettazione della viabilità nel nodo di Verona

di Marco Morino

A4 Holding, società interamente controllata dal gruppo spagnolo delle infrastrutture Abertis, vara un ambizioso piano di investimenti in Veneto. A4 Holding gestisce il tratto autostradale della A4 tra Brescia e Padova e la A31 Valdastico per un totale di 235 chilometri di autostrade e 60 di tangenziali, con circa 600 addetti. La A4 Brescia-Padova rappresenta una delle arterie più trafficate d'Italia. Gli investimenti sono destinati non solo a rendere più efficiente la rete di competenza, ma anche a ripensare e riprogettare la viabilità di accesso alla città di Verona. Si tratta di tre opere, per un valore complessivo di 280 milioni di euro, finalizzate al miglioramento dei collegamenti dell'autostrada A4 con l'area del Basso Garda Veronese (nuova autostazione di Castelnuovo del Garda), a favorire le migliori condizioni viabilistiche per il collegamento con la superstrada Pedemontana Veneta (opere di completamento della nuova autostazione di Montecchio Maggiore e collegamenti con la viabilità ordinaria) e per rivedere tutte le attuali criticità viabilistiche di Verona sud, zona fieristica, commerciale e logistica tra le più importanti del Veneto e non solo (sdoppiamento del casello di Verona sud e nuove connessioni delle tangenziali cittadine).

L'arco temporale nel quale si svilupperanno gli interventi va dal 2019 (per Montecchio Maggiore i lavori sono già cantierati, l'ultimazione è prevista nel 2024) al 2025.«Questi tre progetti nati dal confronto con i rappresentanti dei territori che le nostre autostrade attraversano – spiega al Sole 24 Ore il presidente di A4 Holding, Gonzalo Alcade Rodriguez – fanno parte di uno schema complessivo di interventi di oltre quattro miliardi di euro, che la società ha programmato nel proprio piano economico-finanziario. Ed è proprio alle esigenze del territorio di Lombardia e Veneto che si rivolge la nostra attenzione, non solo per rendere più efficienti gli aspetti infrastrutturali e viabilistici della rete e renderla così più fluida, moderna e sicura nei collegamenti tra luoghi e persone, ma anche per assicurare, nella piena sostenibilità, un ulteriore sviluppo alle città, al loro contesto urbanistico, alla loro crescita commerciale, fieristica e logistica, così come fatto per Verona.

Una scelta di programmazione,che è per noi di responsabilità sociale, nella logica di chi vuole integrare appieno il proprio lavoro con quello degli altri, sapendo restituire ciò che riceve».L'investimento più consistente, circa 130 milioni di euro, è destinato al nuovo casello di Montecchio Maggiore. La finalità del progetto è quella di realizzare una struttura di esazione più funzionale e potenziata rispetto a quella esistente e di migliorare i collegamenti con la viabilità esterna, che presenta sovente situazioni di congestione del traffico. Il progetto include la realizzazione di un nuovo svincolo sull'autostrada A4 e l'inserimento della corsia di emergenza, attualmente mancante, nel tratto in corrispondenza dell'attraversamento della linea ferroviaria Milano-Venezia.Alla creazione del nuovo casello di Castelnuovo del Garda (ultimazione prevista nel 2025) è riservato un investimento di circa 68 milioni. La realizzazione dell'opera è finalizzata al miglioramento dei collegamenti della A4 con l'area del Basso Garda Veronese. La creazione di un nuovo casello nasce dalle difficoltà di potenziamento/adeguamento del casello di Peschiera a servizio del Basso Garda Veronese per la scarsità degli spazi disponibili.Di grande interesse è l'intervento programmato nel nodo di Verona Sud (circa 82 milioni di investimento). La finalità è risolvere il problema del crescente congestionamento del nodo viario di Verona Sud, determinato dalla continua espansione degli insediamenti commerciali limitrofi all'autostrada. In aggiunta alle nuove opere sono inoltre previsti numerosi interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria.

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