Urbanistica

Centro Italia, banca dati e badge per proteggere dalla criminalità i cantieri del cratere

Lo prevede il protocollo firmato dal commissario di governo Giovanni Legnini e i sindacati edili. Il testo

di M.Fr.

A pochi giorni dalla firma (lo scorso venerdì 11 dicembre) dell'accordo tra Mit e sindacati edili sulla sicurezza nei cantieri delle opere pubbliche da affidare ai commissari, arriva un'altra firma importante tra governo e sindacati dell'edilizia; e che in questo caso riguarda i cantieri della ricostruzione del Centro Italia dopo il sisma del 2016-2017. Oggi, giovedì 17 dicembre, il commissario di governo per la ricostruzione, Giovanni Legnini, e i tre segretari di Fillea-Cgil, Filca-Cisl e Feneal-Uil hanno firmato un protocollo con il duplice obiettivo di impedire le infiltrazioni della criminalità organizzata nelle fasi dell'affidamento e dell'esecuzione dei lavori; e di assicurare la verifica dell'applicazione delle nuove norme sanitarie anti-Covid nei luoghi di lavoro, e della regolarità e congruità delle retribuzioni e dei contributi ai lavoratori impiegati nei cantieri. «Il monitoraggio - spiega una nota della struttura commissariale - sarà assicurato da un Tavolo permanente istituito delle Prefetture, ciascuna delle Province interessate dagli eventi sismici di Lazio, Marche, Abruzzo e Umbria, dove saranno rappresentati i sindacati, le associazioni datoriali e la struttura commissariale».

Tra le altre cose, gli accordi prevedono la creazione di una banca dati informatica delle anagrafiche dei lavoratori e dei mezzi che hanno accesso ai cantieri, dei dati relativi a contratti e subappalti, il rilevamento delle presenze attraverso un badge elettronico e la redazione del settimanale di cantiere. «Il modello di controllo adottato - informa sempre la struttura commissariale - è quello già attuato in via sperimentale della Prefettura di Macerata che consente la connessione tra le banche dati delle Casse Edili, che gestiscono i dati delle presenze nei cantieri, quelle degli Uffici Speciali della Ricostruzione, che contengono i dati sui progetti di ricostruzione, e le piattaforme degli organismi di controllo sulla legalità, dall'Autorità Anticorruzione al Ministero dell'Interno».

«La piattaforma informatica per il controllo delle attività nei cantieri è uno strumento necessario per garantire la legalità e la sicurezza della ricostruzione delle aree colpite dai terremoti del 2016 e 2017», ha commentato Legnini. «Nel corso del 2020 - ha ricordato - sono state semplificate ed accelerate tutte le procedure della ricostruzione pubblica e privata, ma lo snellimento burocratico deve andare di pari passo con un rafforzamento dei controlli di legalità. Si avvia oggi un processo virtuoso che dovrà essere attuato a livello territoriale nelle prossime settimane in parallelo al decollo della ricostruzione».

Soddisfatti anche i rappresentanti dei lavoratori. «Il protocollo regolarità e la sicurezza di chi lavora nei cantieri - commentano Francesco Sannino (Feneal-Uil), Stefano Macale (Filca-Cisl) e Antonio Di Franco (Fillea-Cgil) - è un ulteriore tassello in un percorso che ci vede coinvolti per tutelare regolarità dell'occupazione e qualità del lavoro sempre, ma soprattutto in cantieri strategici come questi». «Il primo articolo dell'accordo - spiegano - regola l'attività del Tavolo permanente, che dovrà riunirsi ogni due mesi, e dei Tavoli prefettizi, importanti per risolvere eventuali problematiche sull'applicazione dei protocolli territoriali. Novità significativa è l'attivazione del badge per ciascun lavoratore impegnato nei cantieri, in grado di monitorare i flussi di manodopera anche attraverso il supporto delle banche dati delle Casse edili. Una buona pratica, questa, già adottata recentemente per i cantieri della ricostruzione in provincia di Macerata».

I sindacati sottolineano che il protocollo prevede inoltre una continua azione di monitoraggio sulle azioni per la tutela dal rischio Covid-19, anche attraverso il trasferimento dei lavoratori trasfertisti in strutture ricettive idonee. Infine l'intesa sottoscritta oggi rafforza l'adozione del Durc per congruità, sia per gli appalti pubblici che privati. «Le misure previste dal Protocollo - concludono i rappresentanti sindacali - rappresentano una delle più avanzate e concrete esperienze di contrasto preventivo al lavoro nero e all'illegalità, e avranno come obiettivo favorire i tanti professionisti seri e le imprese più corrette, garantendo la qualità e la celerità della ricostruzione e i diritti e la dignità dei tantissimi lavoratori impegnati nei cantieri».

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