Urbanistica

Commissari per 59 opere ministeriali dal valore di 65 miliardi: ad e tecnici di Rfi e Anas

A Gentile (ex Rfi) la metro C di Roma. In campo i vertici di ferrovie e della Spa delle Strade

di Giorgio Santilli

Nella interminabile battaglia per le infrastrutture, il governo segna un passo avanti. Ancora non definitivo, ma sostanziale. Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha inviato infatti in Parlamento un nuovo Dpcm con l’elenco delle opere da commissariare (ai sensi dell’articolo 9 del Dl semplificazioni) e stavolta, contrariamente alla versione mandata quindici giorni fa, ha aggiunto anche l’indicazione dei nomi dei commissari straordinari opera per opera. Il complesso delle opere da commissariare vale circa 65 miliardi.

Lo schema di decreto ora acquisirà entro quindici giorni il parere delle tre competenti commissioni parlamentari (Lavori pubblici al Senato, Ambiente e Trasporti alla Camera). Sarà un parere formalmente non vincolante, ma di grande peso politico, considerando il tema di primaria importanza e la situazione del momento. Sarà interessante capire per esempio, quali integrazioni e correzioni chiederà il Parlamento e se lamenterà l’assenza di qualche opera. Fra le grandi assenti certamente la Tirrenica e la Pontina, due opere presenti nelle liste che la maggioranza si sta palleggiando dallo scorso luglio.

Prima di varare definitivamente il Dpcm, il governo dovrà anche acquisire le intese con le Regioni per le opere di interesse regionale. Anche su questa interpretazione non tutto è piano: il governo ne ha esplicitata soltanto una: la bretella autostradale fra la Ss 514 e la statale 115 e lo svincolo della statale 194, in provincia di Ragusa. Si specifica nel documento che su questa opera è necessario acquisire il parere del Presidente Musumeci.

Ma chi sono i commissari? L’elenco completo è pubblicato in pagina. Per le strade tutti dirigenti di Anas, compreso l’ad Simonini. Per le ferrovie, tutti dirigenti di Rfi, compresa la neo ad, Vera Fiorani. Per le altre opere - dighe, lavori idrici, caserme - dirigenti ministeriali o provveditori alle opere pubbliche delle regioni interessate. Fra questi compariva nella lista per due volte (caserme di Torino e di Genova) anche il nome di Roberto Ferrazza, provveditore interregionale Piemonte, Val d’Aosta e Liguria, che - secondo quanto riportato ieri dall’Huffington Post - risulta indagato nell’inchiesta sul crollo di Ponte Morandi. Palazzo Chigi prima ha chiarito che «sulle opere del ministero degli Interni, abbiamo concordato con la ministra Lamorgese che i poteri venissero assegnati ai provveditori dove territorialmente si trovano le caserme». Nomina non personale ma di funzione, quindi, per un dirigente che per altro andrà in pensione a marzo. Subito dopo, però, Conte ha in Parlamento di aver sostituito Ferrazza con il soprintendente della Lombardia e dell’Emilia-Romagna, Fabio Riva.

Uno dei nomi che più era stato speso nel totocommissari delle settimane scorse, quello dell’ex ad di Rfi, Maurizio Gentile, resta quasi all’asciutto. Avrà soltanto la linea C della metropolitana di Roma. Non un’opera semplice, certo, considerando inoltre che Gentile è già commissario per la messa in sicurezza dei viadotti della A24 e A25. Resta però il fatto che Gentile è uno dei manager più capaci in materia di opere pubbliche e anche uno dei pochi che può vantare una esperienza molto positiva come commissario, con il caso della Napoli-Bari.

Restano da chiarire alcuni aspetti non secondari dei poteri dei commissari, che sono stati notevolmente ampliati con il Dl semplificazioni rispetto alla situazione che era stata creata dal Dl sblocca cantieri del governo Conte 1. Anche la norma che prevede contabilità speciali in capo ai commissari dovrebbe aiutare a superare una delle criticità evidenziate in passato. Ma altri problemi restano, soprattutto nei casi di opere che hanno finanziamenti incompleti e progetti ancora da realizzare. Anche su questo in Parlamento ci sarà certamente battaglia.

Comunque positive le prime reazioni nella maggioranza. Zingaretti: «Una buona notizia, ora si parta con i cantieri». Il viceministro M5s Cancelleri; «Con la nomina dei commissari in arrivo opere per 60 miliardi». Il sottosegretario pd Margiotta: «Nella lista dei commissari c’è attenzione per il Sud». Il riferimento è alla Ferrandina-Matera, alla Taranto-Metaponto-Potenza-Battipaglia e alla Salerno-Reggio Calabria, in tutto quasi 4 miliardi di investimenti.

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