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Superbonus Iacp, l'Azienda Casa Piemonte apre a proposte «turn key» per 470 condomini

Offerte entro il 15 novembre per i primi 87 complessi da ristrutturare con lavori eco-sismici con il 110%

di Massimo Frontera

Scade la prossima settimana - esattamente domenica 15 novembre - il termine per presentare proposte di riqualificazione, finanziabili con superbonus, per 87 condomini residenziali pubblici gestiti dalla Atc, l'Azienda Casa del Piemonte Centrale. Un mese e mezzo dopo - il 31 dicembre 2020 - scade il termine per proporre analoghi interventi su altri 152 immobili. E, infine, il 31 gennaio 2021, arriva la scadenza per la terza e ultima tranche di 231 condomini residenziali pubblici. In tutto 470 complessi abitativi pubblici sui quali la Atc ha lanciato una "call" rivolta a imprese impiantistiche e di costruzione, Esco e altri operatori "legittimati". Complessivamente, si tratta di riqualificare circa 14mila appartamenti (esattamente 13.898, rispetto ai circa 30mila gestiti complessivamente) inclusi quartieri ed edifici storici e molto noti, come il Villaggio Leumann di Collegno, alcuni edifici del centro storico di Ivrea e interi complessi a Torino in zone Mirafiori, Aurora, Vallette e Falchera.

La Atc si aspetta di ricevere «piani di fattibilità e/o proposte operative finalizzate alla realizzazione "chiavi in mano" degli interventi di cui al cd.superbonus 110% previsto dalla Legge e degli interventi ad esso associati». Le proposte (sottoscritte dal legale rappresentante) non potranno essere collettive ma vanno riferite in modo separato a ciascun singolo condominio, e vanno inviate a una casella Pec dedicata (superbonus110.condomini@pec.atc.torino.it).

Le proposte dovranno essere illustrate utilizzando un'apposita scheda descrittiva, indicando «caratteristiche tecniche di realizzazione degli interventi offerti, nei loro singoli aspetti e profili, con chiara indicazione delle qualità essenziali dei materiali da utilizzare». Essenziale anche il tempo per completare i lavori. La proposta deve essere chiavi in mano, quindi include tutto: progetto, rilascio di autorizzazioni e visti, asseverazioni energetiche e sismiche, Ape, direzione lavori, coordinamento della sicurezza, collaudi, certificazioni impianti, rispetto delle norme in materia edilizia e di sicurezza sul lavoro.

Gli operatori economici dovranno inoltre accollarsi il rischio del mancato riconoscimento del beneficio. Gli affidatari dovranno infatti «assumere a loro carico il costo economico dell'intervento e il rischio dell'intervento per il caso di mancato conseguimento degli obiettivi tecnici stabiliti o del mancato rispetto dei termini temporali o degli adempimenti amministrativi previsti, tali che da loro discenda il mancato riconoscimento della agevolazione fiscale, a tal fine prestando anche espressa garanzia a favore del condominio». L'approvazione finale dell'intervento spetterà all'assemblea di condominio. In caso di più proposte, l'Azienda Casa potrà portare in assemblea «le 3 proposte che valorizzano maggiormente gli interessi del condominio».

L'iniziativa della Atc Piemonte con le risposte alle Fac degli operatori

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