Notizie Bandi

Milano, slitta ancora la concessione di 98 milioni per il Palasharp

Secondo rinvio per la gara lanciata dal comune di Milano: nuovo termine 26 ottobre. Confermata la capienza massima di 9000 posti

di M.Fr.

Slitta ancora la gara di concessione da 98 milioni di euro per la ristrutturazione e gestione del Palasharp di Milano. Il termine per partecipare alla gara lanciata dal comune di Milano, fissato inizialmente al 7 aprile, era già stato differito all'8 giugno 2020 (termine poi automaticamente slittato al 3 luglio per disposizioni del Mit). Ma la stazione appaltante, con largo anticipo ha nuovamente fissato la n uova scadenza al 26 ottobre .

L'impegnativa concessione della durata di 31 anni prevede la riqualificazione dell'immobile, per un investimento di stimato in oltre 12,15 milioni, di cui quasi 10 milioni di lavori e oltre 700mila euro di servizi tecnici. Poi il canone di concessione, che parte dal valore base di 10mila euro l'anno per due anni e del valore base di 80mila euro per gli anni successivi. Si tratta di valori sui quali gli offerenti dovrebbero fare offerte al rialzo.

È lecito chiedersi se la redditività di una concessione legata alla gestione di un immobile destinato a eventi sportivi e aggregativi possa essere riconsiderata alla luce dei futuri condizionamenti della socialità urbana dovuti agli effetti della pandemia. Potrebbe forse essere anche questo uno dei motivi alla base di un quesito inviato da un operatore alla stazione appaltante che si legge in un documento aggiornato al 16 aprile scorso . L'operatore chiede se «sia possibile, con l'offerta tecnica, progettare una riduzione della capienza, in termini di posti a sedere all'interno della struttura, passando dagli attuali 9.000 posti a circa 5.500, ovvero se sia possibile ipotizzare tale riduzione almeno in seguito allo svolgimento degli eventi relativi ai Giochi Olimpici del 2026, alla luce della presenza sul territorio comunale o nelle vicinanze, di impianti di contenuto analogo già attivi o prossimi ad essere realizzati, prima comunque dell'intervento in questione». La risposta della stazione appaltante è negativa: «Con riferimento al quesito sopra riportato, con il quale si chiede una possibile riduzione della capienza della struttura - si legge - il RUP esprime parere contrario alla proposta in quanto la capienza massima di progetto indicata in n° 9000 presenze è funzionale alle previsioni di questa Amministrazione».

L'avviso di rinvio
Il bando di gara
Le risposte ai quesiti

L'Avviso di rinvio della gara

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©