Appalti

Ripartenza/3. Sulla rete vuota di Autostrade ripartono i cantieri: 1.628 interventi di manutenzione entro maggio

I concessionari sfruttano la possibilità di lavorare di giorno per manutenzioni su ponti, viadotti e gallerie. Riavviata anche la talpa tra la Variante di valico e Firenze

di Maurizio Caprino

Qualche settimana di incertezza: il tempo di consentire agli appaltatori di trovare personale, alloggi e materiali nonostante il lockdown e mettere a punto con sindacati e ministero delle Infrastrutture le procedure di distanziamento, protezione e sanificazione anti-contagi. Su molte autostrade i cantieri sono ripartiti. Sia per manutenzioni e messe a norma, spesso necessarie per recuperare prolungate omissioni e carenze che negli ultimi mesi hanno portato al collasso vari tratti. Sia per nuove opere: lunedì scorso è stata riavviata la fresa più grande d'Europa, che scava la galleria Santa Lucia nell'ambito dell'ampliamento a tre corsie dell'A1 tra Barberino e Calenzano, che congiungerà la Variante di valico con il nodo di Firenze eliminando una strozzatura critica. Vi lavorano 150 operai per turno. Ieri a mezzogiorno l'Autostrada del Sole è stata riaperta.Così procedono i due maggiori gruppi del settore: Autostrade per l'Italia (Aspi, che fa capo ai Benetton, 3.020 chilometri gestiti) e Astm (dei Gavio, 1.423 chilometri gestiti). Sono i tre quarti dei 6mila chilometri di autostrade a pedaggio italiane.

I vantaggi del lockdown
I lavori sono facilitati dall'attuale quasi-assenza di traffico: in molti casi si riesce a spostare o a estendere di giorno operazioni prima fattibili solo di notte. Rendendole più agevoli ed economiche e consentendo di terminare alcuni lavori in anticipo, come per riasfaltature e ispezioni di viadotti.Lo scarso traffico ha temporaneamente alleggerito le cose dovute a cantieri e restringimenti imposti o raccomandati ad Aspi dalle Procure di Genova e Avellino in tratti degradati o a rischio di Liguria, Campania e Abruzzo. Da marzo sull'A16 c'è addirittura un senso unico alternato con attese di almeno 15 minuti.

Le nuove opere
Oltre che in Toscana, Aspi sta costruendo opere accessorie presso la Bretella Sud di Fano (A14). Astm ha invece cantieri in due tra le zone più colpite dalla pandemia: il Bresciano (completamento della Corda Molle Ospitaletto-Montichiari e variante alla statale 45-bis tra Robecco e Pontevico) e il Piacentino (completamento della tangenziale di Carpaneto). Ha dovuto sospenderli. Per i primi due si stanno valutando misure per una prossima ripresa. In provincia di Piacenza, invece, fino al 3 maggio la Regione ha sospeso tutti i cantieri tranne quelli urgenti per la messa in sicurezza del territorio e quelli per opere pubbliche di somma urgenza.

Manutenzioni
Aspi lavora su quattro fronti, trascurati negli scorsi anni e determinanti per recuperare credibilità (tanto che ora i controlli sono affidati a società esterne): piano adeguamento gallerie alle norme europee di sicurezza antincendio, manutenzioni strutturali (anche in galleria, specie dopo il crollo di parte della volta della Berté sull'A26 il 30 dicembre), sorveglianza sui viadotti e sostituzioni e manutenzioni di barriere di sicurezza su 2.200 chilometri e 1.628 opere (di cui il management precedente negava la necessità, prima di sequestri giudiziari revocati solo quando si dà corso ai lavori). In galleria la maggior parte di lavori e ispezioni è in Liguria, spesso sotto la supervisione del superispettore ministeriale Placido Migliorino, con cui ora c'è discreta interlocuzione. Nutrito pure il programma in A14, tra Marche e Abruzzo e si lavora anche in Veneto e Friuli, Toscana (A1) e Campania (A16 e A30). In molti casi sulla sicurezza antincendio si attuano misure compensative (come impianti provvisori, videosorveglianza rafforzata, limiti di velocità e divieti di sorpasso)), in attesa di sistemazione definitiva. Nel Lazio i lavori sono finiti. La maggior parte delle manutenzioni strutturali di ponti è in corso in Liguria, per caratteristiche del territorio, vicende giudiziarie e vetustà delle opere. La vetustà tocca anche Astm, la cui rete è nel Nord-Ovest, l'area con le prime autostrade costruite in Italia. Sull'A6, 18 cantieri in viadotti e cavalcavia, riprenderanno nei prossimi giorni assieme all'avvio di altri 23. Si conta di chiuderne circa 30 entro l'estate, sperando possano esserci i consueti esodi nonostante la pandemia. Giovedì 30 aprile riapre il viadotto Mollere, rifatto ex novo. E prosegue il programma di rinnovo di tutte le barriere, con il lotto 2 su sette viadotti più lo svincolo di Altare. È prossimo l'avvio del lotto 3 (cinque viadotti). Adeguamenti o misure compensative in gallerie sono già terminati ma si va avanti per arrivare ovunque ad adeguamenti definitivi. Lo consente proprio la messa in sicurezza provvisoria: il traffico può procedere su una corsia, unica soluzione possibile perché sull'A6 gli scambi dicarreggiata sono pressoché impossibili.

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