Personale

Personale, segretari, sindaci: le proposte Uncem per rilanciare la Pa

L'Unione dei Comuni montani sintetizza in 10 punti le priorità e le necessità degli enti territoriali

di Daniela Casciola

Subito estensione del terzo e del quarto mandato per i sindaci dei Comuni fino a 5.000 abitanti in vista delle elezioni amministrative dell'anno 2020. É una delle proposte-richieste che Uncem formulato al ministero della Pa all'indomani della presentazione delle linee programmatiche. L'Unione dei Comuni montani sintetizza in 10 punti le priorità e le necessità degli enti territoriali che consentirebbero una operatività immediata al piano illustrato dal Ministro Brunetta.

A partire dalle nuove assunzioni e dai problemi legati al Dm 17 marzo 2020 e alle criticità dovute alla rigidità del meccanismo di calcolo. Uncem richiede una modifica normativa: mantenere l'impianto del decreto esclusivamente per consentire bonus assunzionali agli enti cosiddetti virtuosi, mantenendo per tutti gli altri almeno il turn over al 100% (situazione preesistente al decreto), e considerando "cessazione" anche la mobilità verso altri enti (circostanza che consente il rimpiazzo in modo molto più agevole) anche in un contesto di turn over.

Sempre sul piano del reclutamento di personale Uncem ritiene che il cosiddetto «portale unico» o «sistema unico per le assunzioni» non sia funzionale per gli enti locali, enti di prossimità, soprattutto in relazione alle tempistiche, oltre che un per una taratura sulle effettive esigenze, di natura estremamente operativa e correlata ai bisogni del territorio.

Articolato il capitolo dedicato alla gestione del personale con tutta una serie di proposte-richieste al ministero: il chiarimento normativo definitivo sulla totale neutralità di spese di personale a qualsiasi titolo; la possibilità di stabilizzazione per i lavoratori in somministrazione che abbiano maturato nell'ultimo triennio o quinquennio alcuni requisiti minimi presso il medesimo utilizzatore finale; il chiarimento normativo sulla totale equivalenza di possibilità di utilizzo di lavoratori in somministrazione rispetto a lavoratori a tempo determinato; l'abolizione dei limiti del trattamento accessorio e la proroga delle misure emergenziali già in atto riguardanti la possibilità di non ricorrere necessariamente alla mobilità prima dei concorsi.

E ancora, il mantenimento della possibilità di utilizzo di graduatorie di altri enti anche per posti creati successivamente; la semplificazione del sistema della performance; per i dirigenti, il sistema già in essere per i segretari, di incarichi a tempo determinato in relazione alla durata del mandato del Sindaco pro tempore; il ripristino di scatti di anzianità, pur minimi, in alternativa all'attuale sistema delle progressioni orizzontali; la possibilità di progressioni verticali con una percentuale al 50%, per mantenere nell'ente il personale valido da elevare al 100% nel caso di enti con struttura minimale; ripristino della possibilità di partecipazione alle progressioni verticali, anche da parte del personale interno in possesso del titolo di studio immediatamente inferiore a quello richiesto dall'esterno.

È urgente e inderogabile una riorganizzazione dei segretari comunali. Secondo Uncem non è sufficiente un corso-concorso annuale. È importante lavorare a un piano condiviso tra le Regioni per una revisione della norma nazionale che renda più omogenee e stabili le Unioni.
Deve essere restituita agli enti locali una capacità operativa, consentendo un migliore riparto del gettito fiscale delle imposte locali.

Per i piccoli Comuni, in particolare per quelli inferiori ai 5.000 abitanti, si propone l'abolizione del Dup.

Uncem si unisce poi alla proposta di Coldiretti nazionale per l'eliminazione dell'obbligo di utilizzo di notai per i rogiti notarili relativi a terreni agricoli nei Comuni totalmente e parzialmente montani.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©