Urbanistica

Rapallo, piano da 20 milioni per ricostruire la diga foranea del porto danneggiata nel 2018

Bizzi & partners, nel ruolo di garante e operatore ausiliario del concessionario, assicurerà il finanziamento dei lavori di cui gestirà la fase esecutiva fino al collaudo

R.d.F.

Un piano da oltre 20 milioni di euro per la ricostruzione, entro il 2022, della diga foranea del porto turistico internazionale Carlo Riva di Rapallo, le cui strutture, al pari dell’intero scalo, sono state fortemente danneggiate dall’anomala mareggiata dell’ottobre 2018. Il progetto di messa in sicurezza del porto è focalizzato sulla realizzazione della nuova diga ed è stato presentato ieri a Rapallo dal sindaco, Carlo Bagnasco, dal governatore della Liguria, Giovanni Toti, e da Davide Bizzi, ad della Bizzi & partners che finanzierà i lavori e curerà anche la gestione dell’intera fase realizzativa dell’intervento. Il piano, ha spiegato Bizzi, ha l’obiettivo di mettere in sicurezza l’abitato di Rapallo e punta alla ricostruzione e al potenziamento della diga del porto, in particolare della sezione denominata Molo Sud. In via subordinata, l’opera riguarderà poi la ricostruzione del Carlo Riva con l’obiettivo della sua piena riattivazione.

Il piano di messa in sicurezza della diga prevede l’estensione totale della scogliera di circa 45 metri che, alla conclusione dei lavori presenterà una lunghezza complessiva di 500 metri. I lavori coinvolgeranno in media 40 addetti diretti in cantiere, oltre a 100 dell’indotto, tra marinai e trasportatori. Nell’ambito dell’operazione di partenariato tra pubblico e privato prevista, Bizzi & partners, nel proprio ruolo di garante e operatore ausiliario del concessionario, assicurerà il finanziamento dei lavori di cui gestirà la fase esecutiva fino al collaudo.

Il completamento dei lavori è previsto per maggio 2022. Le opere di difesa, spiegano alla Bizzi & partners, comporteranno «un fabbisogno finanziario di ben oltre 20 milioni, al netto dei lavori di ricostruzione del porto, interamente finanziati con capitale privato, senza il ricorso a fondi pubblici». Alla fine delle opere, Bizzi & partners, attraverso una newco creata ad hoc, sarà il gestore del Carlo Riva.

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